Nervi tesi in Premier
Manchester, rissa dopo il derbyColpito Mourinho, sanguinante l'assistente di Guardiola
Sono volate parole grosse, e non solo, negli spogliatoi dell'Old Trafford al termine del derby di Manchester, vinto dal City di Guardiola (a decidere una rete di Otamendi dopo le reti di David Silva e Rashford). Secondo le ricostruzioni dei media inglesi, dopo il triplice fischio l'allenatore dello United José Mourinho si sarebbe recato nello spogliatoio del City per chiedere maggior rispetto visti, a suo modo di vedere, gli esagerati festeggiamenti per la vittoria con la musica ad alto volume. A quel punto gli animi si sarebbero ulteriormente surriscaldati, fra Mourinho ed Ederson, portiere del City, ci sarebbe stato un acceso scambio di battute in portoghese e altri giocatori, su tutti Lukaku, sarebbero stati coinvolti nella rissa, al punto che il personale addetto alla sicurezza sarebbe stato costretto a intervenire. Il tecnico di Setubal sarebbe stato colpito alla testa con una bottiglietta di plastica (ma secondo un'altra versione, gli sarebbe schizzato addosso un misto di latte e acqua dopo che una busta di cartone è stata lanciata contro il muro) mentre Mikel Arteta, ex centrocampista di Everton e Arsenal e oggi nello staff di Guardiola, è stato descritto sanguinante dopo un taglio rimediato all'altezza del sopracciglio. Nelle interviste post-gara, nessuno ha però fatto accenno a quanto successo. Mourinho si è "limitato" a lamentarsi dell'arbitro per un rigore su Herrera non fischiato e a ironizzare sulle due reti siglate dei cugini: "dal City ti aspetti due grandi gol, non due gol scandalosi, grazie a dei rimpalli". Quanto accaduto nei corridoi dell'Old Trafford ha riportato alla memoria il caldo post-partita di un Manchester United-Arsenal dell'ottobre 2004 in cui Alex Ferguson fu colpito da un trancio di pizza lanciato dall'allora centrocampista dei Gunners, Cesc Fabregas.