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Di Francesco: Roma, prenditi gli ottavi

All'Olimpico la sfida decisiva contro il modesto Qarabag

Tommaso Maggi
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«Prendiamoci gli ottavi». Di Francesco carica la squadra alla vigilia della sfida con il Qarabag in Champions League. Un match da vincere a tutti i costi per non avere brutte sorprese in chiave qualificazione: «Servirà una partenza determinata perché non sono la squadra vista nella prima partita col Chelsea. Pensiamo solo a questa gara: siamo padroni del nostro destino, ci vuole grande rispetto per gli avversari ma se giochiamo al massimo della nostra forza sappiamo che possiamo prevalere. A Roma c'è sempre stato pessimismo dall'inizio e il passaggio darebbe più forza al nostro lavoro. Aspettiamo: vogliamo goderci il passaggio se dovesse esserci, ma io sono stato sempre ottimista e continuerò a esserlo». Il tecnico potrà contare su due ritorni importanti: «Perotti e Nainggolan sono entrambi a disposizione. Da valutare Kolarov, un po' affaticato, ma anche lui quasi sicuramente sarà dei nostri». Assente Bruno Peres per squalifica, l'allenatore si affiderà ancora a Florenzi: «L'ho fatto giocare con la Spal perché l'ho visto in crescita, volevo dargli continuità. Abbiamo avuto l'opportunità di lavorare difensivamente e volevo che mettesse in campo dei concetti. Scelta un minimo rischiosa ma che ho voluto fortemente». Ci sarà anche De Rossi che tornerà in campo dopo il rosso per lo schiaffo rifilato a Lapadula nella sfida di campionato con il Genoa: «Ho chiesto scusa, di più non posso fare - le parole del centrocampista presente in conferenza stampa al fianco di Di Francesco - l'unica cosa che posso fare è concentrarmi sulle prossime partite come ho sempre fatto. La prossima è molto importante. Lo striscione d'affetto dei tifosi? Mi ha fatto molto piacere, in ogni momento di difficoltà loro sono sempre stati chiari e fermi nello schierarsi dalla mia parte». Il numero 16 ha parlato anche dell'attuale allenatore della Roma: «I primi sei mesi sono i migliori che abbia fatto un allenatore a Roma. Purtroppo abbiamo davanti squadre che hanno vinto tutte le partite, se fossimo partiti così l'anno scorso avremmo forse vissuto i primi sei mesi da capolista». Un commento anche sugli ultimi mesi di Spalletti sulla panchina giallorossa: «Ho detto che sostituirlo era complicato, non impossibile. Passava come uno sprovveduto, qualche casino sicuramente l'ha fatto, c'era un clima particolare con Totti e di quello ne abbiamo risentito un po' tutti ma ci tenevo a sottolineare il suo lavoro». L'attenzione di De Rossi, però, è rivolta al futuro: «Adesso penso solo al Qarabag. Voglio gli ottavi di Champions League, passare un girone del genere occasione unica in carriera. Il match lo prepariamo come tutte le partite importanti che giochi, come un derby, come un Roma-Juve, un Roma-Milan...Uno dei nostri punti di forza di questa stagione è la mentalità, un modo di scendere in campo sempre uguale, per vincere e aggredire. Lo scudetto? Ho sempre detto che vorrei smettere prima di non farcela più e di non divertirmi più, sarebbe da folli dire "non smetto finché non vinciamo lo scudetto" ma sicuramente se vedessi che qui non c'è possibilità di vincere sarei da un'altra parte». La chiosa è sullo stadio: «E' una cosa molto importante per la Roma, ma si parla di anni e il futuro immediato è questa partita. Nel 2021 avrò 38 anni, mi sembra un po' difficile arrivare a giocarci, anche se per ora i dati sul mio fisico sono positivi. Ora però è più importante per me guadagnarmi gli ottavi di finale di Champions League».

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