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È sempre oro, Bebe Vio campionessa del mondo

La 20enne veneziana brilla nel fioretto individuale. In finale sconfitta la russa Viktoria Boykova con il punteggio di 15-3

Carlo Santi
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La quinta medaglia d'oro di Bebe Vio arriva al Mondiale romane della scherma paralimpica. L'azzurra si è imposta nel fioretto categoria B battendo la russa Viktoria Boyokova per 15-3. Una formalità la finale come formalità erano stati di due assalti precedenti, quello dei quarti con la georgiana Irma Khetsuriani (15-5), e quello della semifinale con l'altra russa Irina Mishurova (15-1). Bebe è una star dello sport, brava quanto Federica Pellegrini. Lei stupisce sempre, è una campionessa in ogni cosa che fa: la sfida è il suo modo di vivere. Non ha le mani, non ha i piedi ma è una meraviglia vederla correre, vederla messaggiare con il telefonino. Non si nega mai, disponile per una foto, un autografo. E tutti lacercano. Impegnata ovunque e ovunque sa cavarsela da grande. Pensate alla visita alla Casa Bianca da Obama, alla televisione, alla pubblicità, infine alla sua associazione art4sport. "Ma adesso penso solo allo sport, altro che Sanremo – dice Bebe – E poi sapete che penso già a Tokyo, alle Paralimpiadi del 2020. A fare bene ci tengo e per questo non voglio fare altro che andare in palestra. So che se mollo non potrò più vivere emozioni così forti". Negli assalti l'ha aiutata l'ultima canzone di Jovanotti, "Oh,vita", adesso top secret per tutti (uscirà a fine mese) che il cantante ha inviato alla sua amica Bebe. "Stavolta il disco lo ha scelto lui mentre a Rio mi ha dedicato una canzone che mi piaceva, "Ragazza magica". Sono felicissima, lui è fantastico". C'è una vena polemica nel giorno dell'oro. Il ministro dello sport Lotti, il governatore Zingaretti e l'assessore del Comune Frongia avevano detto che sarebbero venuti a Fiumicino. Chi li ha visti? "Questi ragazzi meritano rispetto – ha detto il presidente della Federscherma, Giorgio Scarso – I politici sono in prima fila quando ci sono le vittorie ma quando dovrebbero esserci non ci sono".

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