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La Lazio non si ferma più. Supera il Nizza e passa il turno da prima

Nani e Milinkovic Savic

Un autogol di Le Marchand fa volare i biancocelesti ai sedicesimi

Carlo Antini
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Massimo risultato con il minimo sforzo per la Lazio in Europa League. Nella quarta giornata del girone K i biancocelesti non tirano mai in porta, ma battono 1-0 il Nizza grazie all'autogol di Le Marchand al minuto 92 e strappano il biglietto per il turno successivo della competizione continentale: con 12 punti in quattro partite, nessuno potrà più togliere alla squadra di Inzaghi il primo posto. Una buona notizia che arriva alla fine di una brutta partita. Esattamente come due settimane fa in Francia, all'Olimpico il primo tempo si gioca su ritmi bassi. A Nizza, per lo meno, c'era stato il botta e risposta iniziale con Balotelli e Caicedo, mentre a Roma la noia regna sovrana. Del resto la Lazio, forte del primato in classifica con tre vittorie in altrettante gare, non ha alcun interesse ad alzare il ritmo. Come previsto Inzaghi ricorre a un ampio turnover, ben sei giocatori differenti rispetto alle ultime uscite in campionato. A riposare sono Bastos e Radu in difesa, Parolo e Milinkovic-Savic a centrocampo, Lulic sostituito sulla sinistra da Lukaku e il capocannoniere Immobile, neppure convocato per un leggero risentimento muscolare. La differenza tra titolari e seconde linee si vede: dopo un quarto d'ora di assestamento, durante il quale il Nizza si affaccia sulla trequarti biancoceleste con un tiro impreciso di Lees-Melou, la Lazio prende in mano il gioco ma non spaventa mai la porta avversaria. Una sola vera occasione nei primi quarantacinque minuti, il destro di Marusic alla mezz'ora che sfiora il palo dopo la deviazione di Le Marchand. Per il resto all'Olimpico regna la noia, visto che il Nizza si limita a girare il pallone ma non riesce mai ad accelerare. Particolare la scelta tattica di Favre, che lascia in panchina Balotelli e rilancia Sneijder, già titolare all'andata: l'ex centrocampista dell'Inter ha sempre grandi doti tecniche, ma non più lo spunto del passato. Nella ripresa la musica non cambia. Walter, Sneijder e Lees-Melou ci provano con conclusioni dalla distanza che non possono impensierire Strakosha, mentre Inzaghi prova a dare un segnale alla squadra inserendo due titolari come Milinkovic-Savic e Lulic al minuto 59. La Lazio capisce il messaggio del proprio tecnico che vuole vincere e al 72' manda in campo anche Parolo, ma gli attacchi biancocelesti sono confusionari. Anche Favre prova a cambiare qualcosa nell'ultimo quarto di partita, inserendo prima Lusamba per Sneijder e poi Balotelli per i dieci minuti finali. L'ex attaccante di Inter e Milan mette apprensione alla difesa della Lazio in un paio di circostanze, ma Strakosha chiude la partita senza dover effettuare una parata, come del resto Benitez. Quando tutto sembra finito, in pieno recupero, arriva l'autogol di Le Marchand sul quinto corner della gara biancoceleste: la Lazio vince e vola ai sedicesimi.

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