BUFERA SUL CLUB BIANCOCELESTE
Anna Frank, Lotito si dissocia: "Porteremo i tifosi ad Auschwitz"
"Siamo qui per ribadire la nostra posizioni di dissociazione contro posizioni di antisemitismo e razzismo". Claudio Lotito, presidente della SS Lazio, arriva davanti alla sinagoga di Roma, dopo la bufera sugli adesivi antisemiti che ritraggono di Anna Frank con la maglia della Roma. Gli ultrà biancocelesti hanno tappezzato la Curva Sud scatenando aspre polemiche nel mondo dello sport e politico. Ma ad accogliere il presidente della SS Lazio, accompagnato dai due giocatori Wallace e Felipe Anderson, non c'era nessuna delegazione della comunità ebraica romana. La visita "non era stata concordata" spiegano fonti della comunità. Ma la bacchettata è arrivata lo stesso: "Oltre ai gesti servirebbero iniziative concrete da tutti i club". Lotito: tifosi in visita a Auschwitz Nel frattempo Lotito annuncia che la Lazio "promuoverà una iniziativa annuale per portare 200 giovani tifosi in visita a Auschwitz. La maggioranza della nostra tifoseria è con noi contro ogni antisemitismo - ha aggiunto - Vogliamo fare chiarezza perché non si gioca su fatti su cui non si può giocare e non devono esserci sfottò". Inoltre la Lazio scenderà in campo domani sera allo stadio Dall'Ara di Bologna, in occasione del match con i rossoblu, con una maglia commemorativa di Anna Frank. I giocatori la indosseranno durante il riscaldamento prepartita. La decisione è stata presa dalla società biancoceleste su volontà del presidente Lotito. Mattarella: gesto disumano e allarmante Lo sdegno contro i responsabili è unanime. "Di atto disumano" parla il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Il volto e le pagine del diario di Anna Frank, la sua storia di sofferenza e di morte a opera della barbarie nazista, hanno commosso il mondo - dichiara il Presidente - Utilizzare la sua immagine come segno di insulto e di minaccia, oltre che disumano, è allarmante per il nostro Paese, contagiato, ottanta anni addietro, dall'ottusa crudeltà dell'antisemitismo". Mattarella ne ha parlato con il Ministro dell'Interno che gli ha assicurato grande impegno per individuare i responsabili di un comportamento così ignobile affinché vengano perseguiti secondo la legge e vengano definitivamente esclusi dagli stadi. Intanto in Procura è stata depositata un'informativa della Digos. Identificati tifosi laziali Sono 15 le persone identificate dalla Polizia per gli adesivi con l'immagine di Anna Frank in Curva Sud. Fra questi alcuni "Irriducibili'' e anche due minori. Il più piccolo ha solo 13 anni. Decisive le immagini delle telecamere all'interno dello stadio che hanno immortalato le persone identificate mentre attaccavano gli adesivi su una vetrata della curva e nei bagni. I tifosi rischiano la denuncia e un Daspo fino a 8 anni. Gli Irriducibili: scherno non è reato Nel pomeriggio è arrivata anche una nota degli Irriducibili, storico gruppo del tifo organizzato biancoceleste: "Rimaniamo stupiti da questo clamore mediatico. Esistono altri 'casi' che meriterebbero le aperture dei Tg e ampie pagine di giornale. Non ci dissociamo da ciò che non abbiamo fatto - si legge sulal pagina Facebook degli Irriducibili - Ci meravigliamo che queste, che vengono considerate offese, insulti o chissà che altro, quando però arrivano nei nostri confronti non scandalizzano nessuno. Gli stessi adesivi ce li ritroviamo anche nella nostra curva ma non stiamo di certo a piagnucolare perché nessuno s'indigna per questo. Noi siamo della Lazio e non si piange! Tutto deve rimanere nell'ambito del 'nulla', si tratta di scherno e sfotto' da parte di qualche ragazzo forse, perché in questo ambito dovrebbe essere collocata questa cosa, anche in virtù del fatto che, come da sentenza di tribunale non è reato apostrofare un tifoso avversario accusandolo di appartenere ad altra religione. Ma evidentemente nemmeno la Figc se ne ricorda se è vero che hanno aperto un'inchiesta. Sono manovre per colpire la lazio, che si sta affermando come una tra le migliori realtà di questo campionato e i suoi tifosi che invece tanto stanno provando a fare con molteplici iniziative di cui nessuno ne parla". Il caso sbarca anche a Strasburgo Il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, ha condannato "con fermezza" l'utilizzo dell'immagine di Anna Frank per "offendere" tifosi della Roma. "Non posso quest'oggi non condannare fermamente ciò che è accaduto a Roma, in Italia, dove un gruppo di hooligan ha utilizzato l'immagine di Anna Frank per offendere i tifosi di un'altra squadra", ha detto Tajani in apertura della seduta plenaria dell'Europarlamento, parlando di "fatto molto grave". "Le comunità ebraiche fanno parte della nostra Unione", ha spiegato Tajani: "Sono fiero di avere concittadini ebrei". Secondo il presidente dell'Europarlamento, "l'antisemitismo deve restare soltanto un'orribile esperienza del nostro passato, un'esperienza del secolo che si è concluso".