SPAREGGIO MONDIALE
L'Italia sogna di sfidare Grecia o Irlanda del Nord
Svezia, Irlanda, Irlanda del Nord o Grecia (meglio le ultime due). Il sogno dell’Italia di conquistarsi un posto fra le 32 finaliste di Russia 2018 passerà attraverso uno di questi ostacoli. Appuntamento domani a Zurigo, alle 14, per il sorteggio degli accoppiamenti che fra il 9 e il 14 novembre completeranno il quadro delle europee qualificate ai Mondiali. Quattro ancora i pass a disposizione, con gli azzurri confermati oggi fra le teste di serie dal nuovo ranking Fifa che ci vede al 15esimo posto, in risalita di due posizioni rispetto a un mese fa grazie al pari contro la Macedonia e al successo in Albania. Difficile stabilire quale delle 4 avversarie sia la più abbordabile visto che in linea di massima si equivalgono. Sulla carta sarebbe forse preferibile l’Irlanda del Nord, seconda nel gruppo della Germania, formazione tignosa ma senza grandi individualità fatta eccezione per l’ex Palermo Lafferty, oggi in forza agli Hearts in Scozia. Meno raccomandabile l’altra Irlanda, che nel gruppo vinto dalla Serbia ha preceduto le più quotate Galles e Austria. Solo una sconfitta, quella decisiva proprio contro la Serbia, per la nazionale guidata da Martin ÒNeill, bravo a proseguire l’opera di rilancio avviata qualche anno fa da Trapattoni. L’Irlanda l’abbiamo già affrontata lo scorso Europeo, perdendo di misura anche se a qualificazione ormai raggiunta, e la bolgia che potremmo trovare a Dublino è un buon motivo per evitarla. A Euro2016 l’Italia ha affrontato, e battuto, anche la Svezia, in fase di ricostruzione dopo l’addio di Ibrahimovic. Gli scandinavi hanno insidiato fino all’ultimo il primo posto della Francia, salvo poi ottenere l’accesso agli spareggi grazie alla miglior differenza reti rispetto all’Olanda. Senza Ibra fa molto meno paura rispetto a un’estate fa ma i giocatori d’esperienza, dall’ex Genoa Granqvist a Berg, passando per Toivonen e Lusting, non mancano. Infine la Grecia, per la terza volta di fila agli spareggi mondiali e fin qui sempre passata. Gli ellenici sono finiti dietro il Belgio ma davanti la Bosnia e come da tradizione hanno costruito le proprie fortune sulla difesa (appena sei gol subiti durante le qualificazioni), imperniata sulla coppia Papastathopoulos-Manolas mentre in avanti il pericolo numero uno è l’ex Benfica, oggi al Marsiglia, Mitroglu. Dall’esito dell’urna dipenderà anche la scelta dello stadio in cui giocare la gara interna. «Ci sono più soluzioni, non solo Milano e Palermo - ha fatto sapere oggi il direttore generale della Federcalcio, Michele Uva - Vogliamo parlarne domani dopo aver conosciuto l’avversario, tenendo conto non solo di quanti tifosi portano, ma anche dei fattori climatici e della distanza». Grecia o Irlanda del Nord nel complesso le migliori da pescare, peggio Svezia o Eire ma in ogni caso l'Italia deve andare ai Mondiali.