CALCIOMERCATO
Marchisio fedele alla Juve ma il Milan ci ha provato. Spunta Pereira
Il mercato logora, dice il dg Marotta, che appena un giorno fa sottolineava come fosse quasi impossibile smentire ogni giorno i gossip di mercato e quanto fosse necessario anticipare la data di chiusura delle trattative. Ma intanto la Juve sta al gioco. E il mercato va avanti, ancora per una settimana, con le voci, le pressioni e le speculazioni. Come quelle su Claudio Marchisio. Il giocatore ha detto la sua, intervenendo nel dibattito con un post su Instagram. La sua immagine, in maglia bianconera, mentre batte la mano sul cuore, anzi sullo stemma della Juventus. Il centrocampista torinese ha un legame con il club che sicuramente non è paragonabile a quello di altri bianconeri, vedi Bonucci. Questo renderebbe improbabile una scelta di rottura da parte sua. Difficile che decida serenamente di chiudere la sua storia juventina. Con il suo post (e il commento "a volte le parole non servono") lo ha ribadito. Però dietro alle voci di mercato si celano mille motivazioni. La Juve, a giugno, potrebbe aver effettuato sondaggi per "offrire" Marchisio e verificare soluzioni alternative. Il giocatore stesso potrebbe aver mal digerito, oltre a queste azioni, certi problemi emersi con Allegri dopo il suo infortunio e più in generale a proposito delle gerarchie all'interno della squadra, essendo di fatto finito - da Cardiff alla Supercoppa di Roma - alle spalle delle opzioni Khedira-Pjanic. Da qui le mosse sottotraccia del Milan, i contatti con il papà-procuratore emersi quasi in contemporanea con le frasi di Marotta il quale - nel definire il caso solo una montatura giornalistica - ha aggiunto però che il livello di competizione tra i centrocampisti della rosa si è alzato negli ultimi anni e che Marchisio, come Pjanic e Khedira e gli altri (ora c'è pure un certo Matuidi) non potrà giocare sempre... Tra l'altro non è da escludere, se capitasse un'opportunità, l'arrivo di un ulteriore centrocampista. E poi resta aperto il capitolo difesa. Marotta ha spiegato che per Garay non ci sono le condizioni (anche se oggi l'argentino non si è allenato con il Valencia... ) e che Spinazzola rimarrà all'Atalanta per un'altra stagione. Nel frattempo sulla rivista portoghese O Jogo è spuntato il nome di Ricardo Pereira, smentito anche questo dalla Juve. Ma guarda caso ha lo stesso ruolo di Spinazzola, un esterno difensivo capace di adattarsi a destra come a sinistra garantendo anche una spinta costante. Alla Alex Sandro, per intenderci. Pure lui, come in origine il brasiliano, gioca nel Porto (dopo il prestito dell'anno scorso al Nizza) e ha una clausola da 25 milioni, ma per battere la concorrenza dei club inglesi (Tottenham) la Juve potrebbe fare un'offerta superiore. E in quel caso risuonerebbe nelle orecchie di Spinazzola la frase di Marotta: "Lo abbiamo tranquillizzato, ma sappiamo che nel calcio le situazioni evolvono velocemente e tra un anno tutto potrebbe cambiare". Domani alle 18 a Montecarlo appuntamento con i sorteggi per la fase a gironi della Champions League: occasione ghiotta per nuove verifiche di mercato (anche con il Porto?).