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Pazza Lazio, la Supercoppa arriva al 93'

Francesco Puglisi
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Per sfatare il tabù Juve sono serviti super Immobile e un gol al 93'. Ma alla fine è festa Lazio. I biancocelesti superano al fotofinish 3-2 la Juve dopo essersi fatti rimontare due gol e conquistano la quarta Supercoppa italiana della loro storia. Per Inzaghi è la prima vittoria contro i bianconeri dopo 4 sonore sconfitte (compresa la finale di Coppa Italia). Ai campioni d'Italia non basta un grande Dybala: per Allegri problemi dietro e manovra troppo confusa. Nel primo tempo prima sblocca l'ex torinista, che raddoppia a inizio ripresa. Nel finale succede di tutto: la Joya punisce Strakosha 2 volte in cinque minuti, ma Murgia quasi a tempo scaduto trova il sigillo che vale la Coppa. Nelle formazioni titolari Allegri conferma i vecchi con Barzagli terzino e Cuadrado alto, mentre i biancocelesti si schierano con un 3-5-1-1 con Milinkovic dietro Immobile. La Juve prova a impostare da dietro con Benatia in veste di nuovo Bonucci, Lazio ordinata ma un po' imprecisa con Leiva uomo d'ordine davanti alla difesa. Dopo 3 minuti grandissima occasione per Cuadrado: tutto parte da Chiellini che lancia per Alex Sandro, il brasiliano si mangia la fascia e mette dentro. Il colombiano da pochi passi si allunga ma trova un grande riflesso di Strakosha. Sugli sviluppi del corner pericoloso anche Dybala con un destro deviato in angolo. Al 5' ancora Juve pericolosa con Higuain, che con un destro sporco dal limite impegna il portiere biancoceleste. Nei primi minuti bene ancora i bianconeri con l'asse Pjanic-Mandzukic ma il croato è impreciso al cross. Arriva il primo tiro in porta della Lazio all'11' con Luis Alberto che calcia alto quasi 30 metri. Alti i ritmi dopo i primi quindici minuti, con la Lazio che attende e riparte e mostra maggiore personalità dopo l'avvio shock. Benatia respinge con il viso un tentativo in rovesciata di Milinkovic-Savic, mentre il gioco bianconero non è fluido. Al 29 Milinkovic ruba palla a Khedira, si allarga e calcia: palla alta non di molto. Dopo la mezz'ora ecco il gol che sblocca il match. Ancora il serbo lancia Immobile su dormita di Barzagli e Benatia; l'ex torinista salta Buffon che lo stende. Massa assegna il penalty e il bomber della Nazionale spiazza il portiere bianconero calciando angolatissimo. Passano una manciata di minuti e la Juve in bambola rischia di andare ancora sotto. Milinkovic riceve sulla destra e con il tacco smarca Basta, che spara il destro. Buffon respinge fuori area. Sulla ribattuta Luis Alberto calcia forte ma centrale. I bianconeri provano a reagire con le fiammate di Dybala, ma la Joya è troppo sola e la fase difensiva biancoceleste contiene le sue accelerazioni. Deludente Cuadrado, mobile ma impreciso e assai nervoso. Si va all'intervallo con una Juve irriconoscibile e fragile dietro, mentre Inzaghi ha messo in campo un 11 affamato. Pronti via nella ripresa e Barzagli sbroglia una palla difficile con Lulic. Al 4' applausi per de Vrij che anticipa Dybala ad un passo da Strakosha su invito di Higuain. La Juve soffre troppo in mediana e la Lazio ne approfitta. Al 9' Parolo riceve sulla destra e con un tocco delizioso pesca Immobile in area. Lo scatenato Toro di Sorrento sovrasta tutti e mette la sfera nell'angolino alla sinistra di Buffon. E' 2-0 Lazio. Allegri prova a scuotere i suoi cambiando tutta la rotativa di destra: dentro De Sciglio e Douglas Costa, fuori Benatia e Cuadrado. Al 15' però è Immobile a sfiorare il tris su invito di Lulic, ma Buffon lo ipnotizza da pochi passi. Passano cinque minuti e la Juve potrebbe accorciare con Pjanic su punizione: palla alta non di molto. I bianconeri provano a reagire con la velocità di Costa. Bene l'ex Bayern, che innesca Higuain e impegna Strakosha da fuori. Prima della mezz'ora Mandzukic non arriva su un velenoso cross dalla destra, poi Allegri butta dentro Bernardeschi proprio al posto del croato. Poi ancora Lazio, davvero in forma fisica eccelsa stasera. Parolo scarica fuori area a Luis Alberto: bomba di destro ma Buffon devia in angolo. Dybala però sente la 10 e al 40' regala una perla su punizione a giro che trafigge Strakosha. I campioni d'Italia premono d'orgoglio con Sandro a sinistra e proprio il brasiliano si procura il rigore allo scadere su tocco di Marusic. Dal dischetto Dybala è freddissimo e sigla il 2-2. Ma al 48' Inzaghi esplode di gioia: Lukaku fugge a sinistra e mette in mezzo, dove Murgia (entrato al posto di Leiva) insacca il 3-2 finale. Dopo Cardiff la Juve non riparte e deve correre sul mercato. Biancocelesti al settimo cielo: con Inzaghi jr il futuro è assicurato.

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