ALL'OLIMPICO FINISCE 3-1

La Roma vince e la Juventus rimanda la festa

Erika Menghi

La Roma rimanda la festa scudetto della Juventus. All'Olimpico si impone per 3-1 e lo fa rimontando il gol iniziale di Lemina, che rompe gli indugi e scatena i padroni di casa, consci di dover tirare fuori le unghie per restare aggrappati al secondo posto. De Rossi, El Shaarawy e Nainggolan firmano il nuovo sorpasso sul Napoli e costringono i bianconeri ad aspettare il Crotone allo Stadium per stappare lo champagne. LE SCELTE Spalletti senza Dzeko schiera un poker di «piccoletti» là davanti: Salah, Nainggolan, Perotti ed El Shaarawy sono liberi di spaziare sul fronte offensivo, con i due più interni a dare una mano anche a centrocampo. Al posto di Strootman, squalificato, c'è Paredes. Allegri risponde con Cuadrado, Higuain e Mandzukic nel tridente, Dybala riposa e in mediana ci sono Lemina e Sturaro dopo i forfait di Khedira e Marchisio. PRIMO TEMPO La Roma sfodera il coraggio in avvio, con pochi tocchi si avvicina a Buffon e guadagna un corner da cui nasce un'azione pericolosa, risolta da Bonucci. La Juve si fa vedere al 7', Asamoah colpisce in pieno il palo alla destra di Szczesny. Al 21' Lemina centra invece la rete e fa 0-1: Fazio tiene in gioco Higuain dimenticandosi di salire, il Pipita serve l'assist al gabonese che da due passi infila. Il pari arriva dopo 4 minuti: Manolas sul calcio d'angolo svetta e colpisce bene di testa, Buffon respinge ma c'è De Rossi a rimorchio e se la prima volta trova i guantoni del portiere la seconda non sbaglia. Ѐ 1-1 col terzo gol di fila del capitano in campo. Al 35' Higuain tenta la botta dal limite col mancino, Szczesny si fa trovare pronto. Al 42' Nainggolan trova in area la testa di Salah, che però non riesce ad angolare e Buffon si ritrova il pallone tra le braccia. Parità all'intervallo. SECONDO TEMPO Spalletti non cambia l'undici, ma una mossa la fa: Salah centravanti. Ѐ El Shaarawy a trovare il 2-1 all'11 della ripresa: pallone sul secondo palo con la complicità della deviazione di Lichtsteiner. Al 20' Nainggolan tenuto in gioco dal subentrato Dani Alves scarica col destro all'angolino e cala il tris di rabbia. Allegri si gioca il jolly Dybala per provare a vincere lo scudetto oggi e un po' di brio lo porta: in tuffo l 29' va vicinissimo alla rete. Nel finale la Juventus resta per qualche minuto in dieci uomini perché - a cambi ultimati - si fa male alla schiena Mandzukic, che decide dopo le cure mediche di rimanere in campo, ma solo per fare numero. Spalletti si copre e inserisce Jesus al posto dell'uomo-partita Nainggolan, decisivo oggi nonostante fino all'ultimo fosse in dubbio perché non al meglio. Nonostante le ammaccature, Mandzukic mette un bello spiovente in area per Bonucci, che è al posto giusto al momento giusto, ma di testa non colpisce bene. Dybala reclama un rigore per una smanacciata di Paredes, l'arbitro fa continuare. Occasione per Higuain che non riesce ad accorciare le distanze quando ormai la gara è agli sgoccioli e le uniche attenzioni dello stadio sono rivolte a Francesco Totti, che gioca come promesso da Spalletti alla vigilia, ma solo tre minuti. Neanche il tempo di sudare la maglia vestita per 25 anni. I tifosi gli dedicano comunque il loro applauso più grande, oltre a festeggiare una vittoria importantissima in chiave Champions. Il Napoli torna sotto, la Roma è seconda a due giornate dal traguardo.