GRAN PREMIO

F1, Vettel principe del deserto: la Ferrari trionfa in Bahrain

Silvia Sfregola

Sebastian Vettel principe del deserto. Il tedesco risponde prontamente al successo di Lewis Hamilton a Shanghai conquistando il Gran Premio del Bahrain, precedendo al traguardo l'inglese. Successo, suo 44° in carriera, che consente al ferrarista di riprendersi la vetta solitaria della classifica del Mondiale piloti. Sul palco della premiazione anche la Mercedes di Valtteri Bottas, che non riesce a concretizzare la pole, fuori dal podio la Rossa di un deluso Kimi Raikkonen. Le Red Bull chiudono la trasferta in Bahrain con il quinto posto di Dani Ricciardo e il ritiro di Max Verstappen, out per un problema ai freni. Per Vettel, protagonista di una grande partenza alle spalle di Bottas, secondo successo stagionale dopo il trionfo in Australia e la dimostrazione che la Rossa di quest'anno può davvero competere con le Frecce d'Argento. Il Cavallino azzecca la strategia. Hamilton, che perde terreno allo spegnimento dei semafori, lotta ma non riesce a recuperare il distacco dal tedesco sul quale pesa anche la penalità inflitta all'inglese. Lanciato sulle tracce di Bottas, vettel viene richiamato dal box della Rossa che anticipa tutti per dotarlo di nuove gomme supersoft. La svolta della gara arriva con il contatto tra Stroll e Sainz che costringe all'ingresso della Safety Car. Rientrano ai box anche le Mercedes, ma Hamilton rallenta Ricciardo al momento di effettuare il primo pit stop e viene punito con una penalità di cinque secondi. Uscita la Safety Car, Vettel è davanti a Bottas e all'inglese. La scuderia campione del mondo in carica ordina al finlandese di lasciare spazio ad Hamilton, che si lancia all'assalto del ferrarista. La successiva sosta, nella quale entrambi montano le soft, non mutano le posizioni perché la Ferrari dimostra di avere lo stesso passo delle Frecce d'Argento. Mentre Vettel è impegnato a gestire il prezioso vantaggio e a tenere a bada il rivale nel duello che con tutta probabilità segnerà il Mondiale, ma l'ammirevole rincorsa dell'inglese non porta al sorpasso, dietro cerca riscatto Raikkonen al volante dell'altra Rossa: il finlandese infiamma il pubblico con alcuni sorpassi da urlo, vittime Ricciardo e Massa. Lo sforzo finale di "Iceman" è nel riagguantare Bottas, ma alla fine è quarto posto. Quinto Ricciardo, a punti anche Felipe Massa (Williams), Sergio Perez (Force India), Romain Grosejan (Haas), Nico Hulkenberg (Renault) ed Esteban Ocon (Force India). Nuova delusione per Fernando Alonso: lo spagnolo alza bandiera bianca a pochi giri dal termine. Rapporti con la McLaren freddissimi. Al traguardo vettel non contiene la felicità e ringrazia il team: "E' stato un piacere". Per il Cavallino è una Pasqua da ricordare, ma vietato abbassare la guardia: già dal prossimo appuntamento, il Gran Premio di Sochi del 30 aprile, ci sarà da confermarsi contro una Mercedes che promette battaglia. "Giornata grandiosa. È stata una grande prova di squadra", così Vettel a fine gara. "Fin dalla partenza sapevo che saremmo stati veloci e che potevamo dire la nostra". "Era difficile mettere pressione a Bottas - ha proseguito - poi è uscita la safety car, pensavo di essere di nuovo fregato ma stavolta è andata bene. Sono stato fortunato e sorpreso di trovarmi davanti. È andato tutto bene, la macchina è fantastica. Avevo già delle belle sensazioni. Verso la fine Hamilton si è reso minaccioso ma sono riuscito a contollare. Oggi è stato un sogno". Il ferrarista è tornato da solo in testa al Mondiale ma ostenta prudenza: "L'anno è ancora lungo, non guardiamo la classifica. I test? Li farò, appena finisce la gara non vedo l'ora di salire di nuovo in macchina", ha concluso un Vettel sempre più innamorato della sua "Gina" e davanti ora al rivale di sette lunghezze (68 contro 61). Non può nascondere la sua amarezza Hamilton. La penalità "mi è costata parecchio. Ma faccio i complimenti a Vettel e Bottas, che si è comportato come un signore lasciandomi passare. È stata una gara difficile", ha ammesso l'inglese. "Non sono partito bene. Nella pit lane è stata colpa mia, mi scuso con il team. Ce l'ho messo tutta per recuperare ma il distacco, era troppo. La Ferrari ha fatto un gran lavoro, ora dobbiamo spingere di nuovo. Torneremo forti come prima". "Ovviamente sono deluso, avrei potuto fare meglio - ha aggiunto - ho perso punti per il team ma ho fatto quello che potevo".