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Il Napoli blinda il terzo posto con Insigne-Callejon, Lazio ko

Felipe Anderson

Silvia Sfregola
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Il sogno terzo posto della Lazio si schianta sul talento di Callejon e Insigne. Sono l'ex Real e il fantasista azzurro (doppietta per lui) a decidere la super sfida dell'Olimpico, con il Napoli ora a +7 sulla banda Inzaghi. Gara di grande personalità per i partenopei: sugli scudi Allan in versione mediano-suggeritore, mentre Mertens fa quasi il comprimario ma inventa per l'azione dello 0-1. I padroni di casa non fanno mancare la grinta, ma alla fine sono pesate le assenze di De Vrij e Biglia (troppo timido il baby Murgia). Nei 22 titolari Inzaghi sceglie il 3-4-2-1 con Immobile supportato da Milinkovic e Anderson; tra gli azzurri formazione quasi tipo con il tridente dei 'piccoli' Callejon-Mertens-Insigne. Gli ospiti partono all'alba del match con un possesso palla prolungato: Insigne si abbassa e creare, mentre Hamsik e Allan si muovono a tutto campo per disorientare la retroguardia biancoceleste. Al 6' squillo Lazio con Anderson che scappa e crossa da destra, Milinkovic-Savic gira al volo di sinistro e Koulibaly (goffo qui il senegalese) devia in corner. Il minibomber Mertens si fa vedere per la prima volta 5 minuti dopo con un destro debole e largo. Gli uomini di Inzaghi, ordinati in campo, sembrano in palla e ancora il talento ex Genk (ormai nel mirino delle big) spara da fuori un sinistro bloccato da Pepe Reina. Le emozioni nella prima metà di frazione sono quasi nulle, con la coppia molto fisica Wallace-Bastos che sigilla filtranti e iniziative partenopee nei pressi dell'area. Al 25' però l'Olimpico è gelato: Mertens sfrutta un'indecisione di Wallace e premia l'inserimento di Hamsik, che serve dalla sinistra un cioccolatino scartato in rete da pochi passi da Callejon. È 1-0 Napoli: nono sigillo in campionato per l'esterno ex Real, ma nell'occasione Strakosha poteva fare qualcosa in più con un'uscita più decisa. Inzaghi sprona i suoi e Anderson prova a scuotere i compagni alla mezz'ora con fuga e destro rasoterra neutralizzato da Reina. In campo si guerreggia molto sulle fasce: a sinistra Radu è incerto, Lukaku soffre il tandem Allan-Calejon, mentre dall'altro lato del rettangolo di gioco Strinic regge di fisco e prova a proporsi con Basta timido in avanti. Nel finale Reina esce in maniera avventata lontano dai pali, ma Immobile non trova la porta molto decentrato. A meno di cento secondi dal riposo Insigne si divora letteralmente lo 0-2 spedendo a lato un destro di fino, tutto solo davanti a Strakosha. Pronti via nella ripresa e il Napoli pigia sull'acceleratore. Hamsik protagonista: prima impegna Strakosha con un siluro mancino da fuori, poi spaventa i padroni di casa con un tirocross a fil di palo. Al 6' esplode la gioia di Insigne: il talento di Frattamaggiore beffa l'estremo difensore di Inzaghi con un tocco di suola su pallone scodellato da Allan. Lazio sotto choc ma viva: Inzaghi butta dentro Keita, che impegna subito Reina, prima della svirgolata di Parolo (oggi poco solido come filtro). Quando scocca l'ora di gioco ci prova anche il migliore in casa biancoceleste, Milinkovic, ma la sua frustata di testa finisce alta. La Lazio mette in campo tutto per accorciare e le occasioni, grazie anche alla velocità di Keita, arrivano. Reina è bravo due volte su Anderson da fuori e su Patric, mentre al 26' è addirittura Insigne a murare sulla riga il tiro del fluidificante spagnolo. Nel finale Milinkovic spara alto, con Sarri che fa entrare anche Rog per abbassare i ritmi. Il talentino croato entra bene in campo e impegna Strakosha dopo una volata centrale. Nel recupero arriva anche il 14° gol in campionato di Insigne, che fa esultare i tifosi azzurri con un destro preciso su sponda di Zielinski. Lazio ko ma con gli applausi dei suoi tifosi, Sarri blinda il terzo posto e può godere per un Insigne formato speciale. Il ct Ventura in tribuna ha tanto per sorridere.

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