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Spalletti: "Lazio favorita ma in finale ci andiamo noi"

Il tecnico giallorosso Spalletti

Silvia Sfregola
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Stavolta la rimonta non può fallire. Archiviata l'eliminazione amara in Europa League contro il Lione, la Roma domani sera torna all'Olimpico, senza più barriere e dunque con la Curva Sud di nuovo "operativa", per cercare di rimontare la Lazio, vincente nel derby di andata di Tim Cup per 2-0. Luciano Spalletti, che da ieri sera "vede" la Juventus a 6 punti di distacco, è certo che per compiere l'impresa i giallorossi dovranno mettere in campo qualcosa in più rispetto alla doppia sfida con i francesi. Senza però snaturare il percorso svolto sin qui dalla sua squadra. "La Roma ha una sua coerenza nell'affrontare le gare, come mentalità e ricerca della vittoria, e deve ripetere quanto fatto sinora. È questo il mondo giusto - assicura in conferenza stampa l'allenatore toscano - La partita di domani è la ciliegina sulla torta. Sia noi che i nostri avversari ci siamo costruiti la possibilità di un futuro importantissimo". A dare una mano alla Roma ci sarà, di nuovo, i tifosi della Curva Sud: "Possono incidere molto ma bisogna creare loro le condizioni per essere determinanti. Bisogna far loro vedere qualcosa di importante in campo affinché risucchino la palla in porta, l'aspirino dentro". Il 2-0 dell'andata mette automaticamente in pole i biancocelesti di Inzaghi: "Noi abbiamo forza e struttura mentale per poter forzare la partita ed avere un equilibrio, senza cascare nei tranelli di una gara come il derby". "Penso - prosegue - che il loro atteggiamento sarà simile a quello dell'andata, ma noi saremo pronti anche qualora avessero organizzato qualcosa di diverso. Saremo pronti a tutto in questi 95 minuti e oltre: la Lazio all'andata è stata più brava e parte con il vantaggio del pronostico, ma noi siamo convinti di passare il turno". La designazione di Rizzoli lo soddisfa, anche se al fischietto bolognese chiede di rispettare il tempo effettivo: "Penso che la nostra categoria dei direttori di gara sia una delle migliori, se non la migliore. A me va bene qualsiasi designazione ma quello che spero è di riuscire ad avere un tempo effettivo che somigli alla media normale delle partite di campionato. In alcune si gioca 50 minuti effettivi, in altre 60, e 10 minuti in una partita così possono essere fondamentali. Abbiamo direttori di gara di qualità, sanno gestire le partite di alto livello". Spalletti nei giorni scorsi ha chiarito che, per restare sulla panchina dei capitolini, dovrà mettere in bacheca un titolo. Ecco perché il derby di ritorno di Coppa Italia può essere decisivo per delineare il suo futuro. L'ex coach di Empoli, Udinese e Zenit, però, rimanda ogni discorso in merito: "Dopo la partita di domani se ne potrà parlare. Per noi è una linea importante che può determinare molto, i calciatori lo devono sapere ed il mio è stato un tentativo di motivarli molto. C'era il rischio che contro l'Empoli ci fosse già il pensiero della partita di domani, si è chiesto loro di vincere e lo hanno fatto". "Domani giocheremo una partita che può portarci ad una finale, c'è da mettere una ciliegina su una torta costruita benissimo, gustosissima. I miei calciatori mi vogliono bene e faranno di tutto per determinare la mia posizione. Io non tiro a campare ma a vivere. È una partita importante per tutti, dopo questa partita ci sarà un'altra storia bellissima. Sul fatto del contratto se ne è parlato già troppo, ora si va dritti fino a fine campionato". Tornando al campo, c'è il rischio che De Rossi, tornato acciaccato dalla Nazionale, marchi visita per lasciare il posto a Paredes. Che può portare in dote il tiro da fuori: "Può essere una qualità che dà degli sbocchi, loro sono in vantaggio e faranno la partita a loro più congeniale - ammette Spalletti - Può essere un'arma importante contro una difesa che sarà presumibilmente chiusa, e in squadra ce l'hanno diversi, come Nainggolan, Strootman e lo stesso Grenier. Valuteremo attentamente Daniele ma siamo nelle condizioni di scegliere bene". Spalletti, che chiederà a Fazio di stringere i denti e che potrebbe anche schierare la difesa a quattro, chiude con un riferimento a quella Curva Sud il cui apporto, in questa stagione, è mancato tanto: "Molti dei calciatori non sanno cosa sia e cosa può fare con il suo sostegno, fatto di sentimento. Domani sera saremo in diversi a girarci verso quella parte".

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