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La Juve batte il Milan ma che fatica. In semifinale c'è il Napoli

Davide Di Santo
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Questa volta la Juventus non fa sconti al Milan. Dopo le sconfitte in campionato e, soprattutto, in Supercoppa, i bianconeri battono 2-1 i rossoneri eliminandoli ai quarti di finale di Coppa Italia. Allegri replica l'esperimento del 4-2-3-1 inaugurato domenica con la Lazio e per mezz'ora i padroni di casa dominano in lungo e in largo la squadra di Montella, trafitta dal gol di Dybala e dalla magia su punizione di Pjanic. Nella ripresa però gli ospiti dimostrano di essere squadra arcigna e riaprono i giochi con una gemma di Bacca. L'espulsione di Locatelli poco dopo taglia però le gambe al Milan, che tiene comunque fino alla fine anche grazie alle prodezze del suo portiere e una Juve troppo sprecona sotto porta. La squadra di Allegri supera così il turno e avanza in semifinale, dove troverà il Napoli in un doppio confronto che si preannuncia entusiasmante. La posta in palio è alta, la partita è secca: entrambi i tecnici ne sono consapevoli e proprio per questo limitano al minimo il turnover. Allegri conferma il 4-2-3-1 che ha stupito e impressionato contro la Lazio optando per due soli cambi in difesa, con Barzagli nelle vesti di terzino al posto di Lichtsteiner e l'inserimento in mezzo di Rugani per Chiellini. In porta fiducia a Neto. Dall'altra parte consueto 4-3-3 per Montella che fa rifiatare in difesa Paletta - gioca Zapata - mentre davanti conferma il tridente composto da Suso, Bacca e Bonaventura. Il nuovo acquisto Deulofeu si accomoda in panchina. Pronti, via e dopo appena 55 secondi prima conclusione verso lo specchio della porta da parte dei padroni di casa. Il rasoterra da fuori area di Higuain fa il solletico però a Donnarumma. Alla prima vera occasione i bianconeri passano in vantaggio. Asamoah al 10' affonda sulla sinistra, crossa dentro per Cuadrado che con una magia di tacco manda Dybala davanti al portiere. La Joya scarta il regalo e con un potente destro al volo trafigge Donnarumma. La reazione del Milan non si vede, la Juve è padrona del campo e dieci minuti troppo, sulla falsariga della gara con la Lazio, trova il raddoppio. Un Asamoah particolarmente ispirato semina il panico sulla corsia mancina e si guadagna un calcio di punizione dal limite. Pjanic da quella posizione è una sentenza e neanche Donnarumma può evitare il 2-0 bianconero. Gli ospiti accusano il colpo, non riescono a riorganizzarsi e al 28' rischiano di capitolare nuovamente. Asamoah sfrutta appieno le praterie che gli vengono concesse, ribalta il gioco dal lato opposto per Higuain che dopo un paio di controlli calcia a rete trovando la pronta respinta di Donnarumma. Khedira a quel punto corregge in rete ma l'arbitro annulla correttamente per fuorigioco. Dopo una mezz'ora ad alti ritmi i padroni di casa abbassano il baricentro consentendo al Milan di mettere il naso fuori, nonostante Neto di fatto rimanga inoperoso per tutto il primo tempo. Nella ripresa la Juve sembra in grado di poter gestire e, all'occorrenza, di poter far male (cross di Cuadrado allontanato in tuffo da Donnarumma), ma alla prima vera possibilità il Milan torna in partita. Su una palla a centro area Khedira nel tentativo di anticipare Bertolacci spedisce il pallone dalle parti di Bacca, che con una splendida acrobazia batte Neto in girata 'bruciando' Bonucci e Barzagli. La gioia rossonera dura però appena una manciata di minuti dato che all'11' Locatelli per un brutto intervento da dietro su Dybala rimedia la seconda ammonizione e lascia in dieci i suoi. La Juve ritrova certezze e nel giro di un paio di minuti sfiora in due occasioni il tris con Mandzukic. Il croato prima manda fuori di un soffio girando di testa il cross dalla sinistra di Pjanic, poi vanifica una bella azione corale dei bianconeri schiacciando troppo il pallone di testa sull'invito dalla destra di Cuadrado. Per il finale Allegri preferisce coprirsi inserendo Alex Sandro al posto di Dybala per un pragmatico 4-4-2 con Cuadrado e lo stesso ex Porto sugli esterni. Il Milan sembra però aver passato il momento di sbandamento e al 24' va vicino al pareggio con un bolide su calcio di punizione di Kucka spedito in corner da Neto. È la Juve comunque ad avere le occasioni migliori per chiudere la partita. Alex Sandro al 31' mura involontariamente il tiro a botta sicura di Khedira, tre minuti dopo, sugli sviluppi di un calcio piazzato, è Higuain a mandare di poco alto sopra la traversa con una conclusione di prima. Al 39' tocca a Donnarumma invece tenere a galla i suoi con un ottimo riflesso sulla girata al volo di Pjanic. Due minuti più tardi i padroni di casa rischiano di farsi sorprendere dall'inserimento di Deulofeu, gettato nella mischia da Montella nel finale al posto di Bacca. Lo spagnolo appena arrivato dall'Everton viene chiuso però da Neto che disinnesca la sua conclusione. Avvertito il pericolo la Juve non rischia più e porta a casa vittoria e qualificazione, vendicando le sconfitte in campionato e in Supercoppa a Doha.

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