Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Poker al Genoa, la Lazio ai quarti trova l'Inter

Davide Di Santo
  • a
  • a
  • a

Debutto distratto ma vincente per la Lazio in Coppa Italia. Nel gelo dell'Olimpico la squadra biancoceleste batte 4-2 il Genoa al termine di una partita dai mille volti, dominata per mezz'ora da Biglia e compagni, tornata in parità a causa delle disattenzioni difensive della coppia Hoedt-Lukaku, ma nella ripresa vinta con merito dalla Lazio grazie ai gol segnati da Milinkovic-Savic e Immobile. Di sicuro martedì 31 gennaio, nella sfida dei quarti di finale in programma a San Siro contro l'Inter, servirà una Lazio diversa nell'atteggiamento e anche negli uomini, perchè il turnover totale nel reparto difensivo non ha portato le risposte sperate da Simone Inzaghi. Eppure l'approccio alla gara dei padroni di casa è stato eccellente: con il ritorno al 4-3-3 e al centrocampo dell'era Pioli composto da Parolo, Biglia e Lulic, la Lazio domina la prima mezz'ora di gioco, disturbata solo da un paio di accelerazioni del vivace Lazovic, mal controllato dal disattento Lukaku. In vantaggio al 20' con Djordjevic, al primo gol stagionale ma comunque pronto a fare le valigie e lasciare Formello se nei prossimi giorni arriverà la giusta offerta, la squadra di Simone Inzaghi trova il meritato raddoppio al 31' con un gran sinistro di Hoedt, dopo che Lamanna aveva ritardato il 2-0 parando un rigore calciato debolmente da Felipe Anderson. Da lì in avanti, però, la Lazio si addormenta. Un errore di Biglia al 40' spiana la strada allo splendido pallonetto vincente di Pinilla, ben servito da Pandev. E quattro minuti più tardi arriva addirittura il pareggio del Genoa, del tutto inatteso: stavolta è Anderson a perdere un pallone banale a centrocampo e l'ex biancoceleste Pandev ne approfitta, anticipando il lento Hoedt e superando Strakosha. Nella prima parte della ripresa, nonostante gli ingressi in campo dei titolari Immobile e Milinkovic-Savic, la Lazio non si sveglia. Malgrado un trio difensivo da brividi, comandato dall'incerto Burdisso, il Genoa parte forte e arriva vicino al gol in almeno due occasioni: nella prima Pinilla, dimenticato da Wallace e Hoedt, si addormenta quando è solo davanti a Strakosha, nella seconda Ocampos colpisce il palo con un potente destro dalla distanza. A condannare il Genoa è però l'ennesima distrazione difensiva, con Milinkovic-Savic spietato nel ribattere in rete al 70' il rinvio sbagliato da Orban. Cinque minuti più tardi arriva anche il 4-2 segnato dall'altro nuovo entrato Ciro Immobile, a conferma della grande differenza tra i titolari e le riserve biancocelesti. Inzaghi, in ansia nei minuti finali per una botta subita proprio dall'attaccante napoletano, avrà preso nota: tra due settimane c'è un quarto di finale difficile contro l'Inter ma già domenica, nella super sfida di campionato sul campo della Juventus, servirà una Lazio diversa. Per Juric e il Genoa, alla quinta sconfitta consecutiva tra campionato e Coppa Italia, la strada è invece tutta in salita.

Dai blog