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Champions, Juve supera Dinamo Zagabria e conquista gli ottavi

Katia Perrini
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Con due gol di Higuain e Rugani nel secondo tempo, la Juventus supera 2-0 la Dinamo Zagabria e si qualifica per gli ottavi di finale della Champions League con il primo posto nel girone H. Primo successo stagionale allo Juventus Stadium per i bianconeri, quarto in questa prima fase. A fronte di una prestazione non certo scintillante, vista anche la formazione ampiamente rimaneggiata, diverse le note positive per Allegri. La prima è certamente il ritorno al gol di Gonzalo Higuain: terzo centro stagionale in questa edizione della Champions League per il Pipita e fine di un digiuno che stava iniziando a preoccupare e soprattutto a innervosire lo stesso giocatore. Secondo gol in cinque giorni per Daniele Rugani, autore di una pregevole prestazione in difesa coronata dal colpo di testa del 2-0. Il giovane centrale sta crescendo a vista d'occhio e questo non può che rinfrancare il tecnico viste le assenze di Leonardo Bonucci e Andrea Barzagli. Infine la juve ritrova anche Paulo Dybala, mandato in campo nel finale a risultato acquisito per iniziare a mettere minuti nelle gambe in vista del Derby di domenica. Superata la fase a gironi, la juve come il Napoli conoscerà lunedì nel sorteggio di Nyon l'avversaria degli ottavi. Tante le insidie da evitare, ma quanto meno i bianconeri avranno il vantaggio di poter giocare il ritorno in casa.   Diverse le novità nella formazione della Juventus che affronta la Dinamo Zagabria nell'ultima giornata della fase a gironi della Champions League. Allegri concede un turno di riposo a Buffon e fa esordire Neto. In difesa Benatia, Rugani ed Evra. La mediana è composta da Cuadrado, Lemina, Marchisio, Pjanic ed Asamoah, con Mandzukic e Higuain in attacco. Prima della partita qualche scaramuccia all'esterno dello stadio fra il migliaio di tifosi croati presenti e le forze dell'ordine, ma senza conseguenze. Pronti via e dopo appena 5' juve subito vicinissima al gol: lancio lungo per Mandzukic, tocco al volo per Pjanic che a sua vola serve di prima intenzione Higuain. Il Pipita controlla, arriva davanti al portiere ma il suo diagonale viene deviato in angolo. La squadra di Allegri è padrona del campo, ma la Dinamo è sempre pronta a ripartire in contropiede. Con il passare dei minuti i bianconeri stringono sempre di più di assedio l'area di rigore croata, provando a scardinare la difesa soprattutto con i movimenti di Pjanic e Cuadrado. In avanti Mandzukic e Higuain dettano spesso il passaggio in profondità, ma i rifornimenti non sono quasi mai precisi. Poco dopo la mezzora è il bomber croato a travestirsi allora da uomo assist con un cross delizioso dalla destra per la testa di Pjanic, che conclude debolmente fra le braccia del portiere. Al 37' si fa vedere la Dinamo, con un destro dal limite del giovane talento Coric parato da Neto. Poco prima dell'intervallo ci provano prima Pjanic con una punizione dai 25 metri, poi Mandzukic con un potente diagonale destro entrambe le conclusioni respinte dal portiere.   Secondo tempo che inizia sulla falsariga del primo, con la juve che si riversa subito nella metà campo della Dinamo. Questa volta però alla prima occasione buona la juve passa: azione di sfondamento di Lemina al limite dell'area, la palla arriva a Higuain che di prima intenzione con un destro micidiale la scaraventa alle spalle di Livakovic. Vantaggio meritato e soprattutto gol importante per il Pipita sotto l'aspetto psicologico. Sbloccato il risultato la juve può giocare in scioltezza, ma pecca il più delle volta di leziosità soprattutto con Cuadrado. Alla mezzora dopo un tiro di Lemina deviato in calcio d'angolo, sul tiro dalla bandierina Rugani salta più in alto di tutti di testa e infila Livakovic. Raddoppio della juve e partita virtualmente finita. Nel finale Allegri fa respirare Marchisio inserendo Sturaro e soprattutto inserisce il rientrante Dybala al posto di Pjanic schierandolo da trequartista alle spalle di Mandzukic e Higuain. Esperimento che dura poco, visto il successivo ingresso di Hernanes al posto del centravanti croato. Nei pochi minuti a disposizione Dybala si dimostra subito brillante, con un paio di serpentine delle sue con altrettante conclusioni pericolose verso la porta di Livakovic. Insomma, per Allegri una freccia in più al suo arco in vista di un intenso finale di anno solare.

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