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Ryder Cup, Roma va in buca

Celebrata al Coni l'assegnazione dell'edizione 2022. L'orgoglio di Malagò: vittoria del sistema sportivo italiano

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Lo sport italiano ha celebrato al Salone d'Onore del Coni l'assegnazione della Ryder Cup che verrà disputata a Roma nel 2022. L'ingresso del piccolo - ma preziosissimo trofeo - è stato accolto con un fragoroso applauso. Nella Capitale approda la più importante competizione golfistica al mondo, il terzo evento mediatico mondiale dopo Olimpiadi e Coppa del mondo di calcio. «Si apre una nuova era per il movimento golfistico - ha commentato il presidente della Federgolf Franco Chimenti - l'assegnazione della Ryder Cup certifica l'ingresso dell'Italia nell'elite del golf mondiale. Il fascino di Roma, la straordinaria capacità recettiva e l'innegabile appeal turistico hanno sicuramente giocato a nostro favore. La presenza della famiglia Biagiotti ha dato ancor più prestigio alla nostra candidatura rappresentando al meglio il modello made in Italy vincente». Orgoglioso del successo anche il Presidente del Coni Giovanni Malagò. «Questa è una vittoria del sistema sportivo Italia - ha sottolineato il numero uno del Comitato Olimpico - questo conferma che quando giochiamo di squadra insieme siamo praticamente imbattibili. Ed è anche un successo della nostra credibilità perché abbiamo vinto contro grandi paesi». Per la terza volta nella sua storia la Ryder Cup nella tappa europea verrà ospitata da un paese che non sia la Gran Bretagna (Spagna 1997 e Francia 2018, ndr), palcoscenico dell'evento sarà il Marco Simone Golf&Country Club. In mattinata il capo dello sport italiano aveva accompagnato al Quirinale una delegazione di atleti azzurri invitati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Lo sport, se vissuto bene, è collaborazione, amicizia, solidarietà che creano un legame prima che tra gli atleti, tra le persone stesse - ha affermato il Presidente - lo sport lealmente vissuto è lealtà, correttezza, rispetto delle regole, un'esigenza di cui il nostro Paese ha molto bisogno. L'esempio dato dai campioni sportivi penetra profondamente nel tessuto sociale. All'orizzonte c'è Roma 2024, un obiettivo che speriamo di conseguire - ha concluso il Presidente della Repubblica - il logo scelto è all'altezza delle ambizioni». Accolta per la prima volta nella mattinata al Quirinale - oltre alla delegazione dei campioni olimpici - anche una rappresentanza delle discipline sportive non olimpiche e gli atleti paralimpici. Presenti - tra gli altri - all'incontro col Capo dello Stato Flavia Pennetta, Gregorio Paltrinieri, Clemente Russo, Filippo Magnini e Federica Pellegrini che potrebbe essere la portabandiera italiana alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro. «Sarebbe un grandissimo onore - ha affermato la nuotatrice - solo il pensiero mi mette i brividi perché si tratta di una cosa molto emozionante e importante per un atleta. Sono disponibile per la cerimonia di apertura». 

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