Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Olimpiadi di Sochi, Malagò: nuove minacce all'Italia

Malagò

Putin accusa: "Penso che l'Occidente o alcuni Paesi, si comportino in una maniera spudorata e senza tanti complimenti, tentando di screditare politicamente le Olimpiadi"

  • a
  • a
  • a

A poco più di due settimane dai Giochi invernali di Sochi, lambiscono anche lo sport azzurro le minacce terroristiche contro la kermesse-vetrina della Russia di Vladimir Putin. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha fatto sapere con una nota di aver ricevuto "una mail contenente minacce terroristiche" e analoghi messaggi in russo sono stati recapitati al Cio e ai Comitati olimpici di Germania, Slovenia, Slovacchia e Ungheria. Poche ore dopo, però, il caso è stato ridimensionato perché i messaggi sarebbero da attribuire a un mitomane che vive fuori dalla Russia non nuovo a queste sortite. "Sia il Cio che il comitato organizzatore di Sochi hanno riferito che la minaccia non è reale, dopo aver analizzato il testo della lettera", ha riferito Zsigmond Nagy, direttore delle Relazioni internazionali del Comitato olimpico ungherese. "Questa persona ha già mandato messaggi di tutti i tipi a molti membri della famiglia olimpica". Nella mail, ha spiegato si minacciavano cittadini, atleti e dirigenti ungheresi", avvertendo che chiunque presenzi alle Olimpiadi "potrebbe saltare in aria". Il Coni ha riferito di aver trasmesso il contenuto del messaggio alle autorità preposte alla sicurezza internazionale per quanto di loro competenza, e nello stesso tempo ha "manifestato fiducia e serenità nelle misure di sicurezza che sono state garantite dagli organizzatori al Cio, alle Federazioni Internazionali e ai Comitati Olimpici". L'allerta terrorismo per i Giochi di Sochi è comunque altissima, soprattutto dopo gli attentati di dicembre a Volgograd, nel sud della Russia, che hanno fatto 34 morti. Lo dimostra la caccia scatenata dalla polizia a una "vedova nera" di un militante islamico originaria del Daghestan di 23 anni che sarebbe riuscita a entrare in citta' a inizio gennaio. Nella località sul Mar Nero sono presenti 30.000 tra poliziotti e truppe del ministero dell'Interno. Del resto, da un sondaggio del centro indipendente Levada è emerso che solo il 29% dei russi si sente protetto in vista dei Giochi, contro un 63% che teme la minaccia terroristica e un 44% che ritiene impossibile evitare gli attentati. Nel frattempo il Cremlino accusa l'Occidente di "screditare politicamente" i giochi di Sochi: "Penso che l'Occidente o alcuni Paesi, si comportino in una maniera assolutamente spudorata e senza tanti complimenti, tentando di screditare politicamente le nostre Olimpiadi", ha detto Dmitri Peskov, portavoce di Putin, al tabloid Komsomolskaia Pravda. La Casa Bianca nella giornata di ieri non ha espresso piena fiducia nelle operazioni di sicurezza per le Olimpiadi Invernali dopo un colloquio telefonico tra Barack Obama e Vladimir Putin. I due leader hanno discusso le modalità per garantire che i Giochi del prossimo mese nella località sul Mar Nero si svolgano in tutta tranquillità.

Dai blog