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La Lazio di Petkovic

Petkovic

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Tre-quattro-due-uno. Sarà questa la Lazio di Vlado Petkovic. Le basi per la nuova stagione sono già state poste due settimane fa, quando il tecnico di origine croata sponsorizzato dal direttore sportivo biancoceleste Igli Tare ha avuto modo di conoscere personalmente il presidente Claudio Lotito. Nell'occasione si è parlato molto delle idee tattiche dell'allenatore e dell'organico che la società vorrebbe mettere a sua disposizione. Per quanto riguarda lo schieramento in campo, Klose sarà l'unico terminale offensivo della squadra. Alle spalle del tedesco agirà la coppia di fantasisti brasiliani Hernanes ed Ederson. L'allenatore ha grande considerazione dell'ex giocatore del San Paolo arrivato alla Lazio nell'estate del 2010. Anche Ederson è accompagnato da una buonissima fama, conquistata a suon di gol e di splendide giocate prima con la maglia del Nizza e successivamente con quella del Lione. La Lazio di Petkovic avrà quattro centrocampisti in mezzo al campo, con Lulic - vecchia conoscenza dell'allenatore dai tempi dello Young Boys - chiamato a ricoprire la corsia di sinistra. In mezzo ci saranno due mediani, mentre Konko agirà sulla fascia destra. Poi la difesa a tre, schierata davanti al portiere Marchetti. L'allenatore porterà con sé uno staff di tre persone, tra cui quasi sicuramente un tattico e un preparatore atletico. Come vice potrebbe essere promosso Simone Inzaghi, nella passata stagione alla guida della squadra Allievi. L'ex centravanti del secondo scudetto biancoceleste è tenuto in grande considerazione dai dirigenti che vorrebbero offrirgli un incarico di prestigio. Ieri Inzaghi ha avuto un lungo colloquio con il diesse Igli Tare e con il segretario Armando Calveri. I tre hanno continuato a parlare anche durante il pranzo consumato in un ristorante nelle vicinanze del centro sportivo di Formello. Ma il ruolo tecnico accanto a Petkovic potrebbe anche essere ricoperto da Alberto Bollini, altro candidato eccellente che sta disputando per l'ennesima volta i play-off scudetto. La bontà del lavoro del tecnico della Primavera è sotto gli occhi di tutti, tanto che anche lui potrebbe essere in odore di promozione. Il terzo incomodo si chiama Angelo Crialesi, ormai da anni nello staff tecnico della prima squadra. Intanto, sul fronte societario, entro pochi giorni il Tar del Lazio pronuncerà la sentenza sul ricorso amministrativo con il quale il presidente della Lazio, Claudio Lotito, contesta la sospensione da Consigliere federale decisa dopo la sua condanna nell'ambito del processo Calciopoli. Ieri il ricorso è stato discusso davanti alla III sezione del Tribunale amministrativo; i giudici si sono riservati di pronunciarsi. La vicenda richiamata nel ricorso ha come riferimento iniziale la sentenza con la quale l'8 novembre scorso Lotito è stato condannato dal Tribunale di Napoli a un anno e tre mesi di reclusione per frode sportiva (la sentenza è stata comunque appellata). A febbraio scorso Lotito è stato sospeso dalle cariche federali, con l'Alta Corte di Giustizia Sportiva del Coni che ha dichiarato il suo ricorso inammissibile e infondato. Davanti al Tar, il presidente della Lazio non solo sostiene l'illegittimità del provvedimento dell'Alta Corte, ma anche sollecita la condanna della Federcalcio al risarcimento dei danni, quantificati in 250 mila euro.

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