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Fiorentina jellata. E Catania sogna l'Europa

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Al«Massimino», l'orchestra di Pulvirenti ha centrato il terzo successo consecutivo battendo la Fiorentina, per 2-1. Adesso gli etnei sono al settimo posto in classifica, a quota 36, davanti alla Roma e a un solo punto dai viola. Per i toscani prosegue, invece, il 2013 nero, caratterizzato da tre sconfitte, da un solo pareggio e dalla uscita di scena dalla Coppa Italia. Risultati maturati tutti in maniera rocambolesca e certamente immeritati, come quello di ieri. Durante i 90 minuti di gioco, infatti, i viola hanno subìto due tiri in porta e altrettanti gol; mentre in fase offensiva hanno colpito due legni e hanno sfiorato almeno altri due gol. La partita ha avuto due volti: moscia e con poche emozioni la prima frazione; bella, combattuta e vibrante la ripresa. Dopo i primi venti minuti di gioco privi di tiri in porta, gli ospiti sono passati in vantaggio al 22', con Migliaccio, bravo ad insaccare di testa da pochi passi, su cross da destra di Pasqual. Poi le squadre si sono annullate a vicenda. Completamente diversa la seconda frazione, iniziata (al 5') col pareggio degli etnei, siglato di testa da Legrottaglie, su colpevole e tardiva uscita di Neto. A seguire, al 7' ed al 9', la Fiorentina ha colpito per due volte la traversa: prima Cuadrado di testa da pochi passi non ha sfruttato al meglio un bel cross del solito Pasqual, poi Ljajic ha centrato il montante con una bella punizione a girare dal limite. Le occasioni a questo punto sono fioccate: per il Catania ci hanno provato Barrientos al 14' e Castro al 28'; per i viola invece Cuadrado ha «mancato» nuovamente il gol al 29' mentre Jovetic ha sfiorato l'icrocio dei pali al 37'. Così la dura legge del gol si è imposta e confermata anche ieri e al 43', su un cross da destra di Barrientos, Castro ha realizzato l'inatteso 2 a 1. «Stiamo facendo qualcosa di straordinario, ma la strada e ancora lunga», ha commentato l'allenatore del Catania, Rolando Maran. Dall'altra parte, il parere di Vincenzo Montella: «Si sono incontrate due squadre che giocano bene a calcio, c'è grande stima reciproca al di là della nostra amarezza per il risultato. Anche oggi (ieri, ndr) abbiamo avuto la partita in pugno per quasi tutti i novanta minuti, ma purtroppo non ci sta girando bene».

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