Conte riprova la fuga
DomenicoLatagliata L'ultima volta che il Genoa ha battuto la Juventus a Torino in campionato è datata 20 gennaio 1991: Maifredi allenatore, gol di Skuhravi e Angelo Alessio, oggi il vice di Conte, in campo nella ripresa al posto di Galia. Preistoria del calcio, praticamente. Però è anche vero che nello scorso campionato la doppietta di Matri fu vanificata da un incredibile pareggio di Caracciolo in pieno recupero che fece infuriare Conte. In più, stasera allo Stadium i rossoblù saranno guidati per la prima volta da Ballardini e, insomma, tanto basta per non considerare scontata la serata. Nel bel mezzo del tour de force che martedì la vedrà impegnata a Roma contro la Lazio nel ritorno della semifinale di Coppa Italia partendo da un agevole 1-1 casalingo da rimontare, la Juventus è poi alle prese con gli ultimi fuochi di mercato (dopo avere annunciato Llorente per giugno, si attende adesso il transfer per tesserare Anelka, ex Chelsea che ha passato gli ultimi mesi a svernare in Cina precedendo anche l'arrivo di Drogba) e la difficoltà a uscire da un'emergenza infortuni cui non era abituata. «Facciamo quadrato per forza di cose – aveva detto Conte pochi giorni fa e avrebbe detto anche ieri, se la società non avesse deciso di non dare vita alla consueta conferenza stampa della vigilia - ma anche se siamo contati cambia poco perla mia squadra. Quanto al mercato, la finestra invernale dura troppo tempo e rischia di distogliere le attenzioni di tutti dagli obiettivi concreti». Ovvero i risultati del campo che tanto piacciono alla Signora, tornata a +5 su Lazio e Napoli dopo essere stata pericolosamente avvicinata, con la miglior difesa e il miglior attacco al punto che lo stesso Conte rilancia un «ma di cosa stiamo parlando?» quando qualcuno butta lì un'ipotesi di mezza crisi. Probabilmente di nulla: il campionato lo può perdere solo la Juve, a patto che non scialacqui tesoretti qua e là come accaduto a inizio mese con Samp e Parma. Quanto alla formazione, Pirlo dovrebbe andare ancora in tribuna: fiducia a Pogba in mezzo a Vidal e Marchisio, allora, con in attacco Vucinic e probabilmente Quagliarella. Se poi nei prossimi giorni arrivasse anche Lisandro Lopez (29 anni, dall'Olympique Lione in prestito con diritto di riscatto) uno tra lo stesso Quagliarella e Matri prenderebbe la strada di Firenze: pare fantacalcio al momento, magari non lo é magari aspettando a giugno l'arrivo di Jovetic sotto la Mole.