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Coppa Italia Lazio col cuore

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Pareggio 1-1 a Torino nella semifinale d'andata Gol di Peluso, tanta sofferenza, poi Mauri batte Storari

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Finisce1-1 l'andata della semifinale di coppa Italia con un po' di fortuna della Lazio che soffre per larghi tratti a fa il risultato migliore col minimo sforzo. La Juve si rammarica per non aver chiuso la partita prima con Vidal (palo clamoroso) e per le solite parate di uno stratosferico Marchetti. Tra sette giorni all'Olimpico è tutto in gioco, sarà dura per Petkovic ma la rete in trasferta può pesare tantissimo. Conte deve fare i conti con le assenze pesanti di Chiellini in difesa e Pirlo a centrocampo ma è soprattutto in attacco che l'emergenza è totale: fuori Quagliarella per squalifica, Giovinco fermo per un guaio muscolare accusato contro l'Udinese, Vucinic va solo in panchina. Gioca Matri davanti, terminale offensivo di un 3-5-1-1 che vede Giaccherini e Marchisio nel ruolo di incursori mentre Pogba dirige l'orchestra in mezzo con Vidal al suo fianco. Sull'altro fronte Petkovic non ha Konko e Klose rimasti a Roma a lavorare in vista della gara di campionato di sabato contro il Chievo. Modulo speculare con Floccari unica punta, Mauri ed Hernanes in appoggio mentre nella difesa a tre non c'è Radu pure lui non in perfette condizioni fisiche: al suo posto arretra Cana. Lo Juventus Stadium non è strapieno come al solito. Alla fine sono 33.000 gli spettatori ma bastano a creare un'atmosfera fantastica. Tant'è, fischia Damato con la temperatura che sfiora lo zero. A scaldare gli animi, oltre che gli indemoniati tifosi di casa, ci pensa Marchisio dopo quaranta secondi con un'incursione sventata dall'uscita di Marchetti. L'avvio della Juve è veemente, Ledesma & Co. se ne stanno rintanati dietro per qualche minuto poi cominciano a venir fuori, guadagnano un paio di angoli che perlomeno allentano un po' l'assalto dei padroni di casa. Ma è solo una sensazione perché Isla spinge come un forsennato a destra, manda in crisi Lulic così come dall'altra parte Peluso riesce a sopraffare Cavanda nel duello individuale. Soffre la Lazio, tantissimo, Pogba su angolo sfiora il gol imitato poco dopo da Ciani dall'altra parte in uno dei rari alleggerimenti biancocelesti nelle prima mezz'ora. Mauri sfiora il tap-in vincente, Barzagli salva sulla linea, poi Bonucci alza bandiera bianca e Conte è costretto a sprecare il primo cambio inserendo Caceres. Finisce senza gol un primo tempo con tanta Juve e la Lazio. Si riparte ma lo spartito non cambia: bianconeri all'attacco mentre la banda Petkovic finisce ancora una volta schiacciata: lancio di Vidal, Matri al volo impegna Marchetti in una strepitosa respinta in angolo. Il pressing è continuo, ora c'è tanto lavoro per il portiere laziale soprattutto nelle uscite sui tanti traversoni che arrivano dalla fasce laterali. Al 17' il giusto premio: cross di Giaccherini, difesa troppo passiva, svetta Peluso su Lulic (anche grazie a una leggera spinta) e fa 1-0, proprio lui romano purosangue, tifoso della curva Nord sin dalla nascita. La Lazio va in apnea e Matri rischia di raddoppiare poco dopo come accaduto a Palermo e allora Petkovic prova a cambiare qualcosa, tocca a Candreva al posto di Ledesma. Conte regala applausi all'autore del gol e prova a spingere ancora di più con De Ceglie, Vidal spreca da ottima posizione, il palo salva Marchetti. Si aprono buchi paurosi nella difesa laziale, il tecnico dei campioni d'Italia annusa la preda, ecco anche Vucinic per Marchisio alla ricerca del raddoppio e di un rigore che Damato non concede. Ci vuole super Marchetti per tirare fuori dalla porta un colpo di testa di Vidal. Petko si affida a Brocchi e Radu negli ultimi dieci minuti per alzare l'argine e invece succede l'incredibile: angolo di Candreva, Vucinic fa l'assist a Mauri per il pareggio della Lazio all'86'. Incredibile.

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