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di Gianfranco Giubilo Dopo la conferma di Abete, un segnale importante da Milano, anche la Lega si adegua al vento rivoluzionario che spinge il calcio italiano a librarsi in alto, verso meno cupi orizzonti.

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Sischerza per non piangere, in fondo si può osservare che peggio di così il governo del nostro sport più popolare non potrebbe andare. Lotito ha imposto il suo candidato personale, lo sdegno espresso, con l'astensione, soltanto da Juve, Roma, Inter e Fiorentina, non proprio società di secondo piano. Si può discutere sul patron laziale, ma non si può non chiedersi come tutti gli altri presidenti si siano adeguati a questa soluzione sconcertante, esibendo per l'ennesima volta un'allarmante mancanza di personalità. Dunque la Lega ha una guida, almeno teorica, la Serie A neanche quella. Nonostante tutto, rassegnati e senza prospettive, tentiamo di consolarci con il ritorno del campionato, dopo la movimentata parentesi di Coppa Italia, con una programmazione geniale che obbligherà Roma e Cagliari a rimandare di un mese buono il loro appuntamento. Cellino si è indignato, stavolta riesce difficile dare torto perfino al bizzoso presidente del Cagliari. Sfide di lusso concentrate tra la vigilia e la tarda mattinata di domenica, quando saranno in campo la Juventus e le immediate inseguitrici, visto che con la grazia di giovedì la Lazio è stata apparigliata dal Napoli. Proprio la squadra di Petkovic aprirà un programma chiuso dalla Roma, che le scelte televisive hanno eletto come «bella di notte», non si sa in base a quali principi. Non ci sarà Klose, ma almeno ha recuperato Gonzalez, preziosa pedina dello schieramento laziale, che nel tardo pomeriggio dovrà affrontare una trasferta molto complessa, Non può far testo la classifica del Palermo, che parla di malinconica penultima posizione, le recenti partite lo hanno visto esprimere un gioco apprezzable, la sorte è stata sempre arcigna nei confronti del povero Gasperini, che con quella faccia triste la jella sembra chiamarsela. Partita dal pronostico a senso unico, ma più difficile del previsto per la Lazio, decisa a non interrompere la lunga striscia positiva. In serata la Juve difenderà il suo primato ricevendo l'Udinese: incerto l'impiego di Pirlo e Vidal, ma la ricchezza dell'organico è una granazia per Conte.

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