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Conte lancia

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DomenicoLatagliata TORINODa quando c'è Conte in panchina, solo in un'occasione la Juventus è rimasta senza vincere per più di due incontri di campionato: è successo tra il febbraio e il marzo scorso, in una striscia con quattro pareggi di fila. Ecco: basterebbe questo dato per fare capire che stasera, in casa e nel suo stadio che dovrebbe essere innevato, i bianconeri intenderebbero fare un sol boccone dell'Udinese dopo avere raccolto un solo punto nelle prime due partite disputate nel 2013. Magari finirà anche così, ma è un fatto che la Juve post natalizia abbia finora girato a tre cilindri, eccezion fatta per i quarti di finale di Coppa Italia in cui ha eliminato il Milan. C'è poi un altro elemento da tenere in conto ed è quello dell'emergenza infortuni, cui la squadra non è abituata: l'anno scorso, senza gli impegni di Champions, era girato tutto per il verso giusto e in pratica avevano giocato sempre gli stessi. Quest'anno la solfa pare leggermente diversa: il turnover c'è stato, pur senza essere mai esagerato, ma qualche acciacco anche difficile da gestire c'è stato e i risultati ne hanno un po' patito. Intanto, Chiellini è finito ai box e ne avrà per un altro mese senza che per il momento Peluso e Caceres lo abbiano sostituito al meglio. Poi ci sono Vucinic (tendinopatia) e addirittura Vidal (caviglia), Pirlo (polpaccio) e Marchisio (ginocchio) che non scoppiano di salute. In pratica, i tre del centrocampo in un colpo solo e scusate se è poco. Il cileno (per il quale il Bayern di Guardiola offrirebbe 20 milioni) dovrebbe comunque farcela, mentre gli altri due non sono stati nemmeno convocati. Risultato: Pogba sarà confermato sul centro sinistra, mentre la cabina del comando sarà appaltata a Marrone, come già accaduto in Coppa Italia. In ogni caso, in stagione le due volte in cui Pirlo non ha giocato nemmeno un minuto hanno visto la Juve vincente: 2-0 al Chievo in campionato, 1-0 al Cagliari in Coppa Italia. Il problema, più che l'assenza del singolo, è la situazione di emergenza che è andata creandosi: Vucinic non gioca titolare dal 16 dicembre e non rimane in campo per novanta minuti filati dalla settimana precedente. Stasera però, essendosi piantato anche Quagliarella (coscia sinistra), potrebbe anche essere lui – 9 gol in carriera ai friulani - il partner di Giovinco. Dall'altro lato ci sarà l'Udinese di Di Natale (4 gol negli ultimi 180'), reduce dalle vittorie contro Inter e Fiorentina che l'hanno riproiettata tra le quasi grandi. Incerottata o no, la Juve – ieri con le bocche cucite - dovrà riprendere a marciare in attesa che poi dagli ultimi giorni di mercato spunti fuori un attaccante che aiuti la truppa. «Ci aspetta un mese terribile», aveva detto Conte a inizio gennaio. Da oggi, allora, trincea: 8 partite in 29 giorni, Lazio e Napoli alle costole e la necessità che le seconde linee si diano una mossa. In caso contrario, problemi dietro l'angolo.

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