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Simone Pieretti L'Inter si qualifica alle semifinali della coppa Italia, e lo fa in extremis, soffrendo, rischiando contro un Bologna propositivo e coraggioso.

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Inavvio il ritmo della partita non è alto, la manovra delle squadre è scontata, spesso di facile lettura per l'avversario. Al 26' Handanovic interviene su una conclusione insidiosa di Pasquato. Il Bologna preme, l'Inter fatica a organizzare la manovra ma le occasioni arrivano ugualmente. Al 32' Agliardi vola a deviare in angolo un destro telecomandato di Cassano indirizzato all'incrocio. Due minuti dopo nerazzurri in vantaggio grazie a Guarin, che fulmina il portiere rossoblù con un destro dal limite di rara potenza. Il Bologna cerca subito di rialzare la testa, prima con una punizione di Diamanti, poi con un gran colpo di testa di Gilardino che Handanovic intercetta con un eccellente intervento. In avvio di ripresa il Bologna gioca la carta Gabbiadini, dal'altra parte entra Palacio. Al 65' Agliardi chiude la strada a Pereira con un'uscita tempestiva. L'Inter trova il raddoppio al 32' con Palacio che prende palla a metà campo, punta a rete, e infila Agliardi con un gran tiro all'incrocio. Sembra finita, sembra. A dieci minuti dal termine Diamanti pennella una punizione all'incrocio e rianima il Bologna. Ora i felsinei spingono: Ranocchia, nel tentativo di respingere, rischia l'autorete colpendo il palo. L'Inter si ferma, e il Bologna trova con determinazione il pareggio grazie a Gabbiadini che sfrutta una dormita di Jonathan e mette alle spalle di Handanovic. Due a due. Finale pirotecnico. Banti annulla inspiegabilmente un gol di Ranocchia, dall'altra parte Kone fallisce il colpo del ko, poi Handanovic chiude la porta a Gabbiadini. Si va ai supplementari, e si fa male Cassano (problema muscolare alla coscia sinistra). Inter in dieci, con Cassano in campo per onor di firma. La più grossa emozione la regala Zanetti, al 110': il capitano colpisce il palo dopo un'azione personale. Gabbiadini ha l'opportunità di chiudere la pratica, ma di testa fallisce un'opportunità monumentale. Ma al 119', a dieci secondi dal termine, Ranocchia trova lo stacco vincente che qualifica l'Inter. Tre a due, ma che fatica.

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