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Lotito: «Siamo tranquilli e fuori da tutto»

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Archiviatala rielezione di Abete alla guida della Federcalcio, i fari tornano ad accendersi sullo scandalo Scommessopoli. Domani mattina la Corte di Giustizia Federale si riunirà a Roma per il processo d'appello al Napoli, punito con due punti di penalizzazione in primo grado per la combine tentata dall'ex portiere Gianello sulla partita persa contro la Sampdoria nel maggio 2010. Il club partenopeo punta all'assoluzione completa e dunque al proscioglimento dei difensori Cannavaro e Grava, squalificati per 6 mesi dalla Disciplinare per non aver denunciato la proposta ricevuta da Gianello, ma la confessione resa dal portiere sembra inattaccabile. Il presidente De Laurentiis è furioso anche perché la penalizzazione è arrivata a metà campionato, mentre l'inchiesta relativa alla Lazio - in lotta per il 2° posto proprio con il Napoli - è ancora ferma. La Procura federale guidata da Palazzi, del resto, sta aspettando la chiusura delle indagini cremonesi, dove il giudice Salvini ha appena rigettato la richiesta di scarcerazione presentata dai legali dello «zingaro» Gegic, ritenuto «poco credibile». Secondo i magistrati della Procura lombarda il serbo non ha alterato solo le 40 gare confessate, ma anche altre partite «rilevanti» e per questo sarà messo a confronto con Gervasoni e Carobbio. Ma non è tutto: i magistrati di Cremona vogliono approfondire i sospetti su Lazio-Genoa e Lecce-Lazio ascoltando nuovi indagati e stessa cosa vuole fare la Procura federale. Per questo il processo sportivo sul club biancoceleste e il calciatore Stefano Mauri potrebbe slittare al termine del campionato. «Noi siamo tranquilli - ha spiegato il presidente Lotito - siamo fuori da tutto. Mauri è sereno e l'ha dimostrato in campo». Dan. Pal.

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