Ecco super Miro pescatore di gol
GianlucaCherubini Decisivo. Difficile trovare altri aggettivi per descrivere Miroslav Klose. Un fuoriclasse per Petkovic, mentalità vincente, ha convinto tutti, la gente lo adora, è diventato l'idolo della Nord. Ha raccontato la sua storia in una lunga intervista rilasciata a LazioStyleChannel. Ha toccato diversi punti, è partito dall'inizio: «La mia avventura con il calcio è iniziata molto presto – ha svelato il panzer – quando si è giovani non si sa mai dove va a finire il proprio percorso, ma uno deve porsi dei piccoli obiettivi. Bisogna fare tutto passo dopo passo, io ero pronto a fare questo, ho fatto tanti sacrifici. Ovviamente ora sto raccogliendo i frutti». Anni importanti, decisivi per la carriera di Miro. È cresciuto e maturato nel tempo, ha messo la passione davanti a tutto, un professionista sin da piccolo: «Ho sempre giocato con il cuore. In tutte le squadre dove sono stato mi sono trovato bene. Ho avuto dei grandi maestri, nel mio caso Rehhagel, il tecnico del Kaiserslautern, lui è stato fondamentale». Con il Werder Brema il primo titolo, i primi gol, Klose diventa una stella. Se ne accorge il Bayern Monaco, rifiutare è impossibile: «Sono stati anni straordinari – continua il tedesco – quando vai in una squadra così importante lo fai solo per vincere. Per un calciatore è fondamentale portare a casa dei trofei, ti aiuta a crescere. Sono orgoglioso di aver giocato per il Bayern Monaco». Con la Germania, Klose è a un passo dall'entrare definitivamente nella storia. Una sola rete divide il numero 11 da Gerd Muller, leggenda del calcio tedesco: «L'ho chiamato – ha svelato Miro – gli ho detto che in ogni caso lui resterà il più forte di tutti i tempi». Lo scorso anno la chiamata della Lazio, l'inizio di una nuova avventura. I primi gol con la maglia biancoceleste, l'impatto con Roma, niente di più bello: «Sono arrivato con la mia famiglia, tutti mi hanno accolto alla grande. Ogni tanto ho avuto la possibilità di visitare la città, è la migliore del mondo. Poi sono arrivati i risultati e tutto è stato più facile». Da Olympia, passando per la cucina e la pesca, Klose a 360 gradi: «È fantastico vedere tutti i giorni la nostra mascotte vivente, è una cosa che accade in pochi club. La pasta? È il mio piatto preferito, credo di essere nel posto giusto. La pesca invece è il mio hobby, mi rilassa molto, è uno sport che pratico da vent'anni». Curioso il suo modo di terminare ogni allenamento, Klose lo fa immergendosi in una vasca gelata: «È una tecnica che ho appreso da Klinsmann, fa bene al corpo e aiuta a sciogliere meglio i muscoli». Poi sull'incontro con il Papa: «È stato emozionante, una sensazione che porterò con me tutta la vita». Chiusura dedicata ai compagni e alle gare con la Roma: ìCerco sempre di aiutare la mia squadra. Se vedo qualcosa che si può migliorare lo dico senza problemi, ai giovani ma anche ai meno giovani. Il derby romano? Non si può paragonare a quelli tedeschi. È qualcosa di fantastico, le emozioni che ci sono le senti per settimane e anche dopo vedere le facce sorridenti della gente arrivando a Formello è speciale. È anche per questo che si gioca a calcio, per rendere felici le persone».