Lazio a due facce.
Ibiancocelesti hanno condotto un primo tempo con le catene ai piedi, perché l'Atalanta è scesa in campo con l'obiettivo di non far giocare i padroni di casa. Se Petkovic non avesse rovesciato gli schemi all'inizio del secondo tempo, conquistare i tre punti e rincorrere la Juventus ancor più da vicino non sarebbe stato possibile. Il tecnico bosniaco lo sa: «Abbiamo giocato in due maniere diverse, più sacrificio testa e qualità nella ripresa. Abbiamo messo sotto l'Atalanta, meritato la vittoria e mostrato più precisione. Più prontezza e consapevolezza, abbiamo avuto padronanza del possesso palla che ci era mancato nei primi 45' della partita per gestire la manovra. La Lazio del primo tempo - ammette l'allenatore a fine partita - dovrebbe fare attenzione per non retrocedere. Servono più gambe e decisione, con la Lazio del secondo tempo possiamo aspirare a fare buone cose e a crederci fono in fondo. È stato uno dei peggiori primi tempi, la squadra poi però ha risposto bene. L'Atalanta è una buona squadra, ma non poteva tenere quei ritmi per tutta la gara». I bergamaschi hanno a lungo protestato per la rete del vantaggio. Floccari tocca la palla con una mano prima di insaccare. L'arbitro giudica involontario il tocco: «Non lo reputo un favore per la Lazio - dice il bosniaco -, la mano non era volontaria e lì decide solo l'arbitro se dare fallo o no. Abbiamo dimostrato a Napoli con Klose di essere limpidi, abbiamo avuto anche noi occasioni in cui potevamo reclamare e non l'abbiamo fatto. Mi fido della buona fede dell'arbitro». Anche se fosse stato un colpo di fortuna, la fortuna aiuta gli audaci. Petkovic è stato coraggioso a cambiare in corsa: «Dobbiamo essere pronti in qualsiasi momento a cambiare modulo e atteggiamento, per dimostrare la padronanza sul campo. È un problema di approccio - spiega il tecnico -, di voglia di sacrificarsi e dare l'impronta al proprio gioco. Qualcosa è cambiato nella ripresa». E adesso la capolista è a meno tre punti: «Ho sentito che anche Juventus e Napoli non hanno fatto primi tempi al massimo, non si può snobbare nessuna squadra in questo campionato. Scudetto? Può decidere solo la Juventus al momento». La calma regna in casa Lazio. Non sono il tecnico vuole mantenere i piedi per terra (nonostante abbia egualiato il record di Zeman: 14 risultati utili consecutivi), anche i giocatori e la presidenza restano cauti. «È necessario proseguire il nostro cammino - afferma Lotito - con questo spirito di gruppo e di sacrificio. Dobbiamo mantenere questo profilo per raggiungere i nostri obiettivi». Il presidente è contento di aver messo in piedi una solida Lazio: «Noi abbiamo un gruppo coeso - dice - che ha trovato una chimica empatica nel suo interno e l'inserimento di un giocatore diventa complicato, specie adesso che la squadra sta facendo bene. Lo spogliatoio è compatto, l'innesto di un nuovo giocatore è possibile solo se è compatibile con l'equilibrio e il clima che c'è in gruppo». Lotito, poi, fa capire che in questo momento il calciomercato non aiuterebbe la Lazio. Del resto Floccari sta facendo bene il vice Klose. A proposito, anche per il patron sulla mano della punta «sono episodi che fanno parte del giocoIl tocco è involontario, noi meritavamo di vincere».