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Paolo Renzetti MILANO Il miracolo di Firenze non si ripete al Meazza da dove i biancazzurri escono meritatamente sconfitti.

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L'inizioperò illude visto che l'Inter spinge con poco costrutto. Senza sette titolari, e con Milito e Gargano non al meglio, i nerazzurri sono in campo in formazione sperimentale. I primi minuti dimostrano come i lombardi non siano più la corazzata di qualche settimana fa. Le troppe sconfitte di fila in trasferta pesano sul morale di una squadra costretta a vincere. Bisogna attendere il 16'per vedere un tiro ravvicinato di Cassano respinto da Perin. La pressione della squadra di Stramaccioni cresce lentamente, ma per Perin la serata è sicuramente diversa da quella dell'Artemio Franchi. Al 24' cè una punizione di Guarin che conclude oltre la traversa. Al 27' Bjarnason in ripiegamento difensivo anticipa in area Pereira, in maniera millimetrica, rischiando il penalty. Si arriva così senza grandi sussulti alla fase finale del primo tempo, ma come accade con le grandi squadre, al primo vero acuto arriva il gol. Succede alla mezz'ora con Cassano che innesta Palacio che al limite fa fuori Terlizzi (lento nell'occasione), mettendo all'angolino di sinistra della porta dell'incolpevole Perin. Gara in salita per i biancazzurri che reagiscono, senza però mai impensierire Handanovic che deve compiere al 40' lavoro di ordinaria amministrazione su una punizione telefonata di Colucci. Nella ripresa si ripresenta in campo un Pescara più dinamico. Al 5' Weiss prende la mira, ma mette alto. Più pericolosa un minuto dopo la conclusione di Jonathan che sfiora il palo. Il gol del raddoppio è solo rimandato e arriva al minuto numero 8, quando Palacio inventa per Guarin che quasi a porta vuota fa 2-0. Gara praticamente chiusa, con il Pescara incapace di reagire e l'Inter imprecisa, ma vicina al 3-0. La gara poi cala di intensità e anche di interesse. Senza strafare infatti la squadra di Moratti tiene senza problemi in pugno il match, prendendosi anche la briga di qualche finezza. Bergodi cambia qualcosa a centrocampo, buttando nella mischia Cascione (che non sfigura), poi Abbruscato e Caprari. Per gli adriatici non è però davvero serata, anche se il finale di gara vede una super occasione al 32' per Jonathas che non riesce ad approfittare di un errore di Chivu, sparando alle stelle. Per l'Inter è invece ancora più ghiotta l'opportunità creata da Pereira che chiama Perin alla prima vera parata della serata. È l'ultima emozione di una gara che ha decretato la riscossa dei nerazzurri (ancora convalescenti) e un ko non inatteso degli abruzzesi che hanno però perso male, mancando in grinta e cattiveria. Un atteggiamento da rivedere in vista della sfida col Toro.

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