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Giada Oricchio NAPOLI Bello essere antipatici.

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Nelnostro ambiente è antipatico chi è forte, chi si teme. I simpatici non contano, vuol dire che non hanno vinto nulla. Quindi sono contento». Dopo il poker alla Roma, che ha permesso di girare a 37 punti, cita Petkovic per scrollarsi di dosso il ruolo di anti-Juventus: «Mi è garbato quello che ha detto l'allenatore della Lazio. Non sono "anti", nel mio caso, sono pro Napoli, ognuno fa corsa a sé». Oggi Mazzarri eguaglia il mito Pesaola, 162 panchine con il Napoli: «Un onore essere al livello di Petisso». La corsa riprende dal Palermo che gioca bene, ma non raccoglie punti. «È una partita pericolosissima, c'è il rischio di pensare che sia abbordabile come il Bologna. Dobbiamo dimostrare di essere antipatici in tutti i sensi». Ci saranno gli ex Dossena e Aronica: «Non avendo spazio erano meno stimolati, ma sono un rinforzo per l'avversario. Li ringrazio per il contributo però gli auguro di salvarsi dopo averci incontrato». Di motivazioni ne hanno da vendere Armero, volto nuovo, e Calaiò, ex amatissimo dalla città. Entrambi graditi: «Con Calaiò ho parlato chiaro (è il vice Cavani, farà panchina, ndc). È un calciatore generoso, lo vedo in quelle partite dove c'è da fare a sportellate. Di Armero mi è piaciuta la massima disponibilità a ricoprire diversi ruoli. Ma fisicamente è indietro». Più svegli e veloci Maggio e Zuniga, recuperatissimo Donadel, eccezionale El Kaddouri: «Stravedo per lui, mi ricorda Hamsik». E su Cavani al Real Madrid: «Normale che stuzzichi, ma resti in serie A, qui è più complicato far gol». Giovedì l'appello per la squalifica di Cannavaro e Grava: «Siamo parte lesa, spero sia fatta giustizia».

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