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Una trappola per l'Inter

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DanielePalizzotto L'Inter per ripartire, il Pescara per continuare a stupire. Archiviato il girone d'andata con umori opposti, nerazzurri e abruzzesi si ritrovano stasera a San Siro con obiettivi diversi ma egualmente importanti: l'Inter - 8 punti conquistati nelle ultime 8 partite - deve al più presto uscire dalla crisi, mentre il Pescara - 9 punti raccolti nelle ultime 4 partite contro gli 11 messi insieme nelle prime 15 giornate - vuole proseguire la marcia per raggiungere presto l'obiettivo salvezza. Date le premesse, un confronto sulla carta impari potrebbe rivelarsi più che mai interessante. Del resto, neppure un mese fa gli abruzzesi misero in difficoltà anche il Milan, alzando bandiera bianca solo per due sfortunati autogol. Andrea Stramaccioni lo sa bene e per questo mostra grande rispetto verso il Pescara: «Bergodi ha fatto un grande lavoro - ha riconosciuto il tecnico nerazzurro - e ha trovato la quadratura del cerchio. Il Pescara è molto organizzato e ha giocatori validi come Weiss e Celik: del resto senza valori assoluti non si battono Catania e Fiorentina». Stramaccioni stima davvero Weiss (l'Inter lo segue da vicino), ma in questo momento non pensa al mercato: «Servirebbero un esterno destro e un regista - ha spiegato il tecnico romano - ma la società sta lavorando per il mercato estivo e noi dobbiamo pensare solo al campo. Siamo una grande squadra, abbiamo avuto un periodo difficile e lasciato per strada alcuni punti, ora dobbiamo ripartire». Stramaccioni ne è convinto: l'Inter vale i primi tre posti e lotterà fino alla fine per la Champions. La Juventus è lontana 9 punti, Sneijder è vicino al Galatasaray e l'emergenza infortuni non si placa («In difesa mancheranno Samuel, Ranocchia e Juan Jesus, ma anche a centrocampo non abbiamo tante alternative: farò scelte conservative per non rischiare ricadute»), ma il tecnico nerazzurro vede la luce in fondo al tunnel: «Tra Lazio, Genoa e Udinese ci è mancato qualcosa, ma ora è importante tornare a vincere». Il Pescara, naturalmente, farà di tutto per mandare all'aria i piani nerazzurri. Con l'impresa realizzata sul campo della Fiorentina, gli abruzzesi hanno allontanato la zona retrocessione e non vogliono fermarsi ora: «Qualcuno comincia ad accorgersi del Pescara e ne sono felice – ha sottolineato il tecnico biancazzurro – ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra, perché troppi elogi fanno male». Meglio pensare al campo, dunque, e alla difficile sfida con l'Inter: «Voglio vedere la stessa determinazione mostrata contro la Fiorentina - ha spiegato Bergodi, che proprio a San Siro fece il proprio esordio in serie A nell'unica storica vittoria esterna del Pescara contro l'Inter - loro stanno vivendo un momento difficile, in attacco sono forti ma noi non vogliamo fare brutta figura: i tre punti conquistati a Firenze non ci bastano». Il girone di ritorno si aprirà alle 18 con la sfida tra il Bologna di Pioli - alla ricerca di punti dopo le brutte sconfitte rimediate contro Parma e Genoa - e il Chievo di Corini, reduce invece da quattro vittorie nelle ultime cinque partite.

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