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Il Milan esamina la crisi Juve

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SimonePieretti Fu vera crisi? Ai posteri l'ardua sentenza. La Juventus, dopo la sconfitta casalinga rimediata contro la Sampdoria, è chiamata subito alla prova del nove contro il Milan nella sfida che vale le semifinali della Coppa Italia. Il tecnico Conte reclama due rigori, Buffon ci mette la faccia assumendosi tutte le responsabilità, ma ciò non basta a giustificare l'ennesima sconfitta rimediata in campionato. Nella passata stagione i bianconeri chiusero il torneo imbattuti, quest'anno - nel solo girone di andata - sono già capitolati in tre occasioni. Il ko subito dopo la sosta natalizia è un campanello d'allarme che deve allertare tecnico e giocatori. La partita di domani sera contro il Milan potrebbe essere una medicina efficace: la possibilità di un riscatto immediato contro una grande squadra come il Milan potrebbe rilanciare le ambizioni juventine. Ma, d'altro canto, comporta un rischio non indifferente considerando il blasone dell'avversario; la squadra di Allegri - al momento - è lontana dal poter pensare di conquistare un posto in Europa: troppi punti, e soprattutto troppe squadre la separano dai quartieri nobili della classifica che a fine stagione regaleranno i passaporti per le competizioni continentali. A Milanello puntano sulla Coppa Italia, una scorciatoia per l'Europa che garantirebbe al Milan un altro trofeo in bacheca, e la possibilità di far cassa nell'eventuale finale della Supercoppa Italiana a Pechino dove - di questi tempi - si potrebbe accalappiare anche qualche altro sponsor per impinguare i forzieri rossoneri. Il club più titolato del mondo vuol rimanere tale, e la Coppa Italia peserebbe enormemente in questa speciale classifica per club. Per questo la Juve dovrà affrontare al meglio delle proprie potenzialità la prossima sfida, senza pensare a turn-over di sorta. A Torino arrivano buone notizie da Marchisio, infortunatosi durante la partita contro i doriani: per il centrocampista solo una forte contusione, potrebbe tornerà a disposizione per la prossima partita di campionato. Intanto le due squadre pianificano la campagna acquisti: ieri pomeriggio la Juve ha fatto il punto della situazione a Vinovo, vertice di mercato anche in casa Milan tra Galliani e Allegri. Robinho resterà in rossonero fino a fine stagione, in partenza Mesbah e Antonini richiesti dai dirigenti del Galatasaray, ieri a Milano per trattarne l'acquisto. Capitolo a parte per Drogba: la Juve avrebbe presentato al giocatore un'offerta di tre milioni di euro per un contratto di sei mesi, fino a giugno. L'ivoriano prende le distanze dalle voci che lo vedrebbero nell'immediato futuro in Italia, e si prepara per la coppa d'Africa. Fino a metà febbraio sarà impegnato con la sua nazionale. Il Milan, con Robinho ancora in rosa, a questo punto sembra essere fuori dalla corsa per l'ex centravanti del Chelsea: Berlusconi ha tracciato la linea politica del club che prevede unicamente investimenti sui giovani per la rifondazione rossonera. Intanto domani sera si scende in campo: Conte si auspica che i suoi giocatori tornino a «zappare la terra», Allegri sogna il colpo e una scorciatoia per l'Europa: niente turn-over, si fa sul serio anche perché la coppa Italia stavolta piace.

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