Zarate tentenna ma col Genoa può rinascere
Inmezzo tre anni di nulla o quasi per Mauro Zarate passato in poco tempo dall'altare alla polvere. Tante occasioni fallite con la Lazio, l'anno sabbatico all'Inter senza dare segni di vita, poi sei mesi a Formello senza mai tornare a far sognare i tifosi biancocelesti. E adesso? Il futuro è tutto da scrivere perché a 26 anni da compiere a marzo c'è ancora una carriera davanti, la speranza di riemergere dal torpore che ha avvolto le sue idee e i suoi muscoli in campo. Ad agosto il rifiuto di andare al Galatasaray oppure al Cska di Mosca, la ventilata possibilità di restare un anno e mezzo fermo per mettere Lotito con le spalle al muro.Costringere il presidente biancoceleste a lasciarlo andare per una manciata di spiccioli per non rischiare di perderlo a parametro zero tra diciotto mesi. Tutto nelle regole anche perché nel mondo del calcio di riconoscenza non v'è traccia però molto pericoloso per il giocatore che già a 20 anni era stato portato all'Al Sadd solo per soldi. Stare troppo fermo vorrebbe dire avere molte difficoltà a riciclarsi a giugno del 2014 e allora finalmente sembra che nelle ultime ore le rispettive posizioni si stiano ravvicinando. C'è il Genoa di Preziosi che può essere l'ancora di salvataggio, per tutti. Per Zarate che si rilancerebbe in serie A con la prospettiva di rientrare nel grande calcio, per la Lazio che non perderebbe tutti i soldi dell'investimento iniziale. Una soluzione logica, forse troppo per il dorato mondo del pallone.