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Fabrizio Fabbri Gli applausi della gente non fanno certo classifica ma come accaduto sempre in questa stagione l'Acea Roma è uscita dal Palazzetto di Viale Tiziano, seppur sconfitta da Sassari 81-83, con il gradimento della sua gente.

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Impersonificatanella mostruosa partita cucita da Gani Lawal, un gioiello splendente regalato dall'acume del gm Alberani. Il centro ha chiuso con 34 punti realizzati, frutto di un incredibile 14-16 dal campo cui ha aggiunto l'inconsueto 6-7 ai liberi e ben 14 rimbalzi. Peccato che a questa prova si siano aggiunti i soli Datome, che pur menomato da un colpo all'osso sacro non ha fatto mancare la propria leadership, e Jordan Taylor. Hanno invece marciato all'incontrario, specie in attacco, protagonisti attesi come Goss, D'Ercole e Bobby Jones. Ma se per i primi due si tratta di un passaggio a vuoto in una stagione dove sono stati più volte sugli scudi, per l'ala statunitense c'è la conferma di una difficoltà ad adattarsi al ritorno in serie A dopo un anno da protagonista in Lega 2, che spesso fa sorgere più d'una domanda sull'utilizzo di un visto da extracomunitario per un giocatore che non riesce a dare continuità al proprio rendimento. La serata dello sparacchiamento a salve della Virtus, 4-24 al tiro pesante, è coinciso con una prova superba tra gli ospiti dei cugini Diener. Travis, che se otterrà il passaporto italiano sarà il play titolare della nazionale di Pianigiani, ha detto i ritmi con sapienza non disdegnando di mettersi in proprio con punti pesanti, mentre Drake s'è travestito da killer insaccando due triple nel momento decisivo dell'incontro. Si era sul 65-64 per Roma, che dopo aver sofferto in avvio aveva raddrizzato la partita alzando l'intensità difensiva, quando Gani Lawal ha intercettato un pallone e s'è involato verso il canestro avversario. Poteva essere la schiacciata devastante, come tutto il palazzetto si aspettava, di un + 3 che avrebbe potuto indirizzare la gara. E invece il centro dai garretti d'acciaio ha commesso un'ingenuità incappando in una evidente infrazione di passi. Palla a Sassari e sul ribaltamento di fronte un errore di comunicazione tra gli esterni ha consentito a Drake Diener di insaccare solitario il primo dei due canestri che hanno rovesciato l'inerzia (67-70). Thornton ha realizzato ancora da lontano per il 67-73 ed il destino della gara è sembrato segnato. Ma la Virtus non ha mollato ed è rimasta aggrappata alla gara. L'uscita per falli di Goss ha inciso poco, vista la mattinata di magra della guardia, e ci hanno pensato Lawal e Taylor a tener viva la speranza. Sull'80-83 con 7" da giocare l'Acea ha tirato per il supplementare con D'Ercole che però ha fallito. Inutile, con 3" sul cronometro il tentativo di Datome: mandato in lunetta ha insaccato il primo sbagliando scientemente il secondo libero. Il rimbalzo è stato controllato da Thornton e Sassari ha alzato le braccia al cielo, festeggiando oltre al secondo posto anche la matematica certezza di giocare la Coppa Italia. «Sono rammaricato per la sconfitta - ha detto Gani Lawal al termine - avremmo voluto donare ai nostri tifosi un successo per Natale. Certo, ho giocato un'ottima gara, ma non è servita per vincere». Il basket non si ferma. Si tonerà in campo domenica 30 per la tredicesima giornata che vedrà la Virtus a Brindisi contro l'Enel dell'ex Piero Bucchi.

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