Gallinari 8 Il Gallo ha detto si, unico dei tre talenti azzurri trasferiti nella Nba, alla convocazione azzurra che ha regalato il pass per gli Europei del prossimo settembre 2013.
Datome9 Quanti sportivi italiani hanno detto di no ad un bel mucchio di euro per mettersi in gioco in un progetto appena rilanciato? Il nuovo capitano della Virtus Roma lo ha fatto, rinunciando a tanti soldi per sposare il rilanci firmato Claudio Toti, pur provenendo da un estate in azzurro in cui spesso ha tolto la ribalta, per giocate e leadership, al titolato Gallinari. Un uomo vero, un campione. Pianigiani 9 Dopo tanto soffrire l'Azzurra ha guadagnato l'accesso all'Europeo di Slovenia con un percorso netto. Bravo Pianigiani, reduce dall'ultimo success con la sua Siena, prima di volare in Turchia, sponda Fenerbahce per provare a coronare il sogno dell'Eurolega. Le Bron James 9 Il prescelto, che tale sembrava solo nella sconfitta, ha finalmente scritto il suo nome nell'elenco dei vincenti guidando la franchigia della Florida alla conquista dell'anello Nba. Olimpia Milano 4 Tanti soldi e nessun risultato. L'Olimpia Milano sembra la copia cestistica della prima Inter morattiana. Non basta aver chiamato Sergio Scariolo ed una miriade di campioni per alzare trofei. E così, in una corsa all'isterismo sfrenato, nel 2012 s'è visto di tutto. Fino al licenziamento del vice allenatore Frates ed all'ennesima rivoluzione che per ora non hanno certo frenato l'emorragia. Messina 7 Un anno nella Nba, primo coach italiano di sempre, alla corte di Kobe Bryant. Poi il ritorno al Cska Mosca, perché Ettore non è secondo a nessuno. Sportitalia 7 In un panorama avvilente per la pallacanestro televisiva (la Nba è un isola felice con Sky) Sportitalia è la nuova tv del basket. Napoli 3 Nuovo psicodramma del basket con l'ennesima scomparsa, in corsa, di una piazza importante cancellata dalla Lega Due. Basta con i venditori di sogni. Roma 6.5 Il voto è una media di quanto società e squadra hanno compiuto nel 2012. Nella prima parte di stagione, per colpa di errori non certo imputabili a lui, Marco Calvani, che era subentrato in corsa a Lino Lardo, non è riuscito a centrare i playoff. A luglio poi il destino del basket di vertice a Roma sembrava segnato. Ed invece con un colpo di reni, sostenuto da un una passione, più folle che lucida, Claudio Toti non ha spento la luce. Toti, Calvani, Alberani, Carotti ed i giocatori hanno il grande merito di aver fatto di nuovo sbocciare l'amore tra Roma ed il basket. Risultato che ora andrà sostenuto per un futuro ancora migliore.Fab. Fab.