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«Mai pensato di andare via»

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De Rossi si confessa in un'intervista al New York Times «Questa è casa mia. Gli americani renderanno la Roma grande»

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Ilcentrocampista di Ostia rompe il silenzio in un'intervista al New York Times, introducendo le feste natalizie con il miglior regalo possibile per i suoi tifosi: «Sono nato a Roma, per me è una cosa normale giocare solo qui. Non ho mai provato, o veramente voluto, andare in un'altra squadra: perché per me stare qui è fantastico, questa è casa mia. La prima volta che sono venuto a Trigoria avevo 12 anni. Pallotta mi ha detto che non sono sul mercato, lo ripeto amo questa città e questa squadra. Tutto quello che amo è qui. Sarebbe difficile per cambiare, se qualcuno mi vuole deve parlare con i dirigenti. Lo ammetto, ho sentito anche io le notizie sul Manchester City, sono sicuro comunque che il mio futuro sarà positivo, non importa dove. Spero un giorno magari di giocare in America. Ne ho parlato con Bradley, ma sono ancora giovane. Ho 29 anni, vivo per questa squadra perché amo la Roma e per me andarmene sarebbe un grande dramma. Voglio restare, non tutti i giocatori hanno la mia storia, alcuni cambiano paese o città da quando sono giovani. Per loro è normale, per me invece non è il modo di fare il mio lavoro. Io penso che alcuni giocatori che vengono qui sentano la pressione, io sono abituato, qui ci cresci sentendola questa pressione, anche se sei soltanto un tifoso. È semplicemente qualcosa con cui tu vivi». Poi sulla nuova proprietà: «Dirigenti, allenatori giocatori, qui è cambiato tutto, ma c'è la stessa passione per gestire il club. Credo che il progetto americano sia a lungo termine e speriamo che ci porti a vincere qualcosa di importante. Per me questa stagione è stata una novità, con tanti giocatori nuovi come Bradley. Devo sempre fare il centrocampista, ma è stato difficile trovare spazio. Devo soltanto lavorare duro ed essere professionale, e spero di giocare di più». De Rossi intanto è pronto per volare in America con i compagni: appuntamento fissato il 28 dicembre per la partenza della tournèe ad Orlando: «Non vedo l'ora di stare lì, mi piacciono molto gli Stati Uniti, ci sono stato spesso in vacanza e amo tanto quel paese. Spero di tornarci anche in futuro e chissà se non per provare una nuova avventura professionale. Sarà bello allenarsi in Florida, ma sarà perfetto perché vivrò quei giorni insieme a mia figlia e alla mia fidanzata. L'inglese l'ho imparato grazie a lei, che ha il papà inglese».

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