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di Gianfranco Giubilo Visto come gira la ruota, la Juventus potrebbe permettersi, di questi tempi, anche una giocata al Superenalotto.

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Acominciare da stasera, quando la trasferta di Cagliari, in qualche modo insidiosa, diventa una placida gita a Parma, grazie ai magheggi di Cellino. E, quando a Nyon è il momento dei responsi delle urne europee, scansa Real Madrid, Valencia e Arsenal, per rifugiarsi nelle meno arcigne braccia dei Celtic di Glasgow. Squadra di fieri combattenti tanto da battere il Barcellona, nella fase a gironi, ma pur sempre la squadra che tutte quelli di prima fascia avrebbero messo in cima ai loro auspici. Se per i campioni d'Italia non avrebbe potuto esservi sorteggio migliore, quello toccato al Milan è il più sciagurato in assoluto. Si rinnova il duello con il Barcellona: e le forze non sono quelle del 1994, quando ad Atene si celebrò il trionfo del Milan di Capello, duramente punita la prosopopea di Cruijff e dei suoi blaugrana. Fosse il miglior Milan, avrebbe potuto giocarsela ma i rossoneri hanno congedato i loro pezzi da novanta, prima degli appuntamenti di febbraio potrebbero anche avere perso due talenti, uno inespresso come Pato, l'altro produttivo come Robinho. Per l'Italia, il tecupero di qualche posizione è affidato alla Juventus che tra i primi otto dovrebbero trovare posto senza affanni. Potrebbe avere una spinta importante, il nostro ranking Uefa, dall'Europa League, perché le nostre rappresentanti partiranno con il suffragio del pronostico. Posizione di privilegio soprattutto per Napoli e Inter. Da qui a febbraio gli azzurri dovrebbero ritrovare la verve, specialmente se il mercato porrà rimedio ai danni delle squalifiche in difesa, decisamente abbordabile il Viktoria Plzen. Superato l'ostacolo boemo, agli ottavi il Napoli avrebbe Fenerbahce o Bate Borisov, non terribili. Per l'Inter, rivale non trascurabile il Cluj, che aveva sfiorato la qualificazione in Champions. L'ostacolo successivo sarebbe comunque di livello, Lione o Tottenham. Meno fortunata la Lazio, perché il Borussia Mgb aveva cominciato il campionato alla grande e soprattutto perché nelle competizioni europee storia e tradizione ripropongono spesso ad alti livelli anche nobili decaduti, come i tedeschi, in passato protagonisti nella Coppa maggiore. Ma la Lazio attuale ha personalità e mezzi, il turno successivo, con Stoccarda o Genk, promette comunque sorrisi.

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