Tanto fisico e determinazione.
Duro,poco avvezzo a giocate di fino. Preferisce la concretezza. Il suo profilo corrisponde a ciò che cerca Vladimir Petkovic: sostanza. Così, minuto dopo minuto, il francese s'è conquistato la fiducia di allenatore e tifosi. E ora che ne ha l'opportunità vuole conquistarsi un posto fisso al centro della difesa. Mickael Ciani è arrivato a Formello da poco più di tre mesi e mezzo. L'ha voluto portare alla Lazio il diesse Tare. Durante l'estate la dirigenza biancoceleste ha cercato a lungo l'acquisto giusto da spedire nella Capitale e alla fine ha optato per il francese di 28 anni (valore di mercato attuale: 4 milioni di euro). Non ha deluso. Nei suoi 1272 minuti di gioco tra campionato, Europa League e Coppa Italia ha dato sempre l'impressione di migliorare. E nell'ultimo match all'Olimpico contro il Siena ha definitivamente conquistato il cuore dei tifosi laziali. In realtà Ciani è sceso in campo per la prima volta con la maglia biancoceleste in una partita poco fortunata. Il 23 settembre scorso la Lazio ha perso in casa contro il Genoa. Ma la prestazione del francese è stata salutata da tutti in modo positivo. Una settimana dopo, però, era arrivata l'altra sconfitta, stavolta a Napoli, dove il neocquisto, come del resto tutta la squadra, non ha brillato. In un primo bilancio, il giocatore è stato descritto come un discreto centrale dal tocco di palla decisamente poco raffinato. Ma da quei giorni a oggi molto è cambiato. La dedizione in allenamento e i consigli di Petkovic lo hanno fatto crescere. Là dietro sta diventando un pilastro. I palloni di testa sono tutti suoi, bravissimo negli anticipi, uno scatto fulmineo (quasi da attaccante), il capitolo «contrasti» nemmeno andrebbe aperto, per lui è come affondare un coltello nel burro. Nel suo metro e 89 centimetri c'è tutto il Ciani che di forza s'impone contro le punte avversarie. E negli ultimi match (sia di coppa sia di campionato) ha iniziato a dare prova di poter migliorare molto anche con i piedi. La partita che lo ha consacrato difensore all'altezza di una maglia da titolare è stata la trasferta a Bologna, dove il francese non ha sbagliato nulla. Il match che, invece, l'ha fatto entrare nel cuore dei tifosi è stato l'ultimo scontro di Coppa Italia contro il Siena. Quando tutto era perduto si è alzato in cielo in mezzo all'area avversaria e, su un assist perfetto di Cavanda, ha siglato di testa un gol che poi ha portato la Lazio ai quarti. Certo, finora è sceso in campo titolare con la complicità dell'infortunio di Dias o per far riposare in coppa i «veterani». E domani sarà probabilmente in campo contro la Sampdoria dal primo minuto anche perché Biava ha fatto ieri il suo ingresso in infermeria ed è in dubbio (Ciani s'è dedicato invece alla fisioterapia per rimettersi in forze). Ma è certo che quando tutti i centrali saranno a disposizione, Petkovic farà fatica a lasciarlo in panchina. E lui non vuole altro che un posto fisso in squadra.