«Finalmente una gioia»
La parabola di Carrizo da terzo portiere a eroe «Sono felice, ma il numero uno resta Marchetti»
Inun match Carrizo conquista il posto più alto nel ranking dei portieri biancocelesti salvando la Lazio in più di un'occasione e poi regalando a Petkovic il passaggio ai quarti con due parate ai calci di rigore. Non è un caso se a fine match, nella mix zone, lo abbraccia un raggiante presidente Lotito che gli confida all'orecchio: «Domani ti devo parlare». «Domani» sarebbe oggi e si vocifera che Carrizo potrebbe trovare una sorpresa più che gradita sotto l'albero. Al portiere scade il contratto il prossimo giugno e c'è aria di rinnovo. Intanto si gode il suo momento di gloria: «Lo aspettavo da tanto, ma ero molto tranquillo, perché sapevo che sarebbe arrivato - dice soddisfatto il numero 84 in zona mista -. Mi sono impegnato tanto, il mister ha avuto fiducia in me, è andata benissimo. Le scelte le deve fare il mister. Io devo continuare a lavorare, poi se il mister sceglierà ancora me sarò molto contento. Ho avuto una giornata bella, ma la cosa più importante è che la Lazio abbia passato il turno. Il futuro? Non mi aspetto niente, sono tranquillo, intendo finire il mio contratto, poi si vedrà a giugno.La porta è di Marchetti, la società ha scelto come secondo Bizzarri, io so quello che mi aspetta». Poi il portiere si sofferma sulle parate dal dischetto: «La concentrazione l'ho tenuta sempre, era una prova per me: mi mancava la partita, la gente mi è stata accanto, è stato tutto bello. I rigori? Qualcosa avevamo studiato... Sono contento per aver aiutato la Lazio a passare il turno». Vladimir Petkovic è con lui, gli lancia i meritati complimenti a fine match: «Pablo ha meritato con il suo comportamento un occasione, mi fa piacere la sua ottima prestazione. Con le sue parate ha dato una scossa ai compagni verso una vittoria importante». Il tecnico voleva vincere in Coppa Italia e si è tolto anche questa soddisfazione: «Era importante passare il turno, con tanta fatica, ma ci siamo riusciti. Nel primo tempo ci siamo complicati un po le cose, abbiamo giocato troppo poco pulito, mentre nella ripresa abbiamo aperto il campo, dove anche i calciatori entrati hanno dato la scossa per poter dominare l'avversario. Complimenti al Siena - dice il bosniaco - che non ha demeritato, sono stati concreti, a noi è mancato spesso l'ultimo passaggio, arrivavamo ai 16 metri e non riuscivamo a concretizzare per la troppa foga, ma per fortuna ci abbiamo creduto fino alla fine». Il patron Lotito ammette di non aver visto la miglior Lazio, ieri pomeriggio, «purtroppo l'orario non ha aiutato, poi era anche una giornata fredda e avendo fatto molto turn over abbiamo fatto una prestazione non positiva sul piano delle motivazioni. La squadra non era così agguerrita , ma l'importante è aver portato a casa il risultato. Faremo tesoro di questa partita».