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Stangata Napoli

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Arriva oggi l'attesa sentenza su Scommessopoli Due punti di penalità al club e 6 mesi a Cannavaro

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Questamattina il Napoli conoscerà finalmente la propria infausta sorte sul tormentato fronte del calcioscommesse: dopo essere crollato contro il Bologna lasciando scappare forse definitivamente il treno scudetto, il club partenopeo perderà ancora terreno in classifica per colpa dell'ex portiere Matteo Gianello, reo confesso della tentata combine di Sampdoria-Napoli, ultima giornata della serie A 2009-10. Stando alle indiscrezioni trapelate dalla camera di consiglio della Commissione Disciplinare Nazionale, organo di primo grado della giustizia sportiva, i punti di penalizzazione per il Napoli dovrebbero essere due, e non uno come chiesto dal procuratore federale Stefano Palazzi, rappresentante dell'accusa. Il motivo è semplice, almeno dal punto di vista giuridico: negli ultimi processi sul calcioscommesse Palazzi ha sempre utilizzato un tariffario ben preciso nei confronti dei club deferiti per responsabilità oggettiva, chiedendo due punti di penalizzazione (aggravanti escluse) per ogni tentativo di combine messo in atto dai propri tesserati. E allora – appurata la credibilità di Gianello – perché questa eccezione per il Napoli? Tra l'altro nello stesso dibattimento Palazzi ha chiesto due punti di penalizzazione per il Portogruaro, chiamato a rispondere del presunto illecito commesso dai tesserati Agostinelli, Dei e Furlan (quest'ultimo peraltro ha già patteggiato la squalifica) in occasione della gara del 29 maggio 2011 contro il Crotone. Per il presidente Sergio Artico e i componenti della Commissione Disciplinare sarebbe difficile spiegare il diverso trattamento riservato a Napoli e Portogruaro, nonostante le osservazioni avanzate da Palazzi in aula: «Quella del Napoli è una situazione particolare – aveva spiegato il procuratore – perché l'illecito da punire è rappresentato da una proposta a perdere avanzata da un giocatore non impiegato». Osservazioni giuridicamente deboli, almeno secondo i giudici della Disciplinare: per questo oggi all'ora di pranzo il Napoli – finora 3° in classifica con 33 punti raccolti in 17 giornate – dovrebbe ritrovarsi al 5° posto con due punti in meno e due squadre in più davanti, Lazio e Fiorentina. Ma i guai partenopei non finiscono qui. Appurata la credibilità del reo confesso Gianello, ne consegue inevitabilmente la squalifica dei due giocatori tirati in ballo dal portiere e ancora tesserati per il Napoli, ovvero Gianluca Grava e Paolo Cannavaro. Per entrambi i difensori – accusati per non aver denunciato la presunta combine proposta da Gianello, destinato a un lungo stop (3 anni e 3 mesi, come richiesto dall'accusa dopo il patteggiamento fallito perché i giudici hanno ritenuto il portiere non collaborativo) – Palazzi ha chiesto 9 mesi di squalifica. Tenuto conto del pronto rifiuto opposto all'illecito, del resto, la Disciplinare sembra intenzionata a rimodulare la pena per Cannavaro e Grava, a 6 mesi, minimo edittale previsto dall'attuale codice di giustizia sportiva. Una stangata attesa ma comunque terribile per il Napoli, pronto al ricorso in appello (non prima del 7 gennaio) e poi al Tnas per vedere quanto meno dimezzata la penalizzazione.

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