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Simone Pieretti Tre sconfitte nelle ultime tre trasferte, e una classifica che inizia ad accorciarsi.

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Incasa Inter sembra lontano anni luce il successo ottenuto allo Juventus Stadium, che regalò un goioso sussulto ai cuori interisti. Speranze gettate al vento, prima con un pareggio col Cagliari, poi dalla lunga striscia negativa di risultati ottenuti in trasferta. Ora la realtà è più nera che azzurra, con una sfida di coppa Italia che incombe. La squadra è tornata ad allenarsi ieri - in mattinata - con una temperatura polare e un clima appesantito dal passo falso dell'Olimpico. Domani sera, contro il Verona mancherà sicuramente Cambiasso, costretto ad alzare bandiera bianca contro la Lazio per un colpo al polpaccio. Si attendono gli esami strumentali, ma l'argentino potrebbe saltare le ultime due partite dell'anno solare. Turn-over, ma non troppo: Stramaccioni guarda con attenzione alla sfida contro gli scaligeri, squadra di categoria inferiore ma già capace di eliminare formazioni come Genoa e Palermo. Un occhio al campo, e l'altro al mercato. In settimana è previsto un summit per pianificare le strategie. Il centrocampista Paulinho del Corinthinas resta l'obiettivo numero uno, soprattutto dopo il successo dei brasiliani nel Mondiale per club. Il giocatore avrebbe già preso un accordo verbale con i dirigenti interisti, l'intesa per quanto riguarda l'aspetto economico c'è, mancano i quindici milioni di euro da versare per la clausola rescissoria. E qui entra in ballo anche l'olandese Sneijder. Allontanata l'ipotesi di uno scambio con Boateng, il giocatore rischia di non trovare acquirenti, se è vero che anche il Psg guarderebbe con maggiore interesse a De Rossi. Sembrava ben avviato il discorso col Napoli per uno scambio tra Silvestre e Campagnaro, ma ora i partenopei frenano in attesa di conoscere il destino Grava e Cannavaro. In avanti si cerca un vice Milito, ma le opportunità son poche e i prezzi dei cartellini eccessivamente alti. Difficile trovare il giocatore giusto a un costo abordabile. Per il momento, non resta che chiudere l'anno solare in bellezza. Poi ci penserà Moratti a mettere qualche regalo nella calza della Befana.

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