L'allungo bianconero e la rabbia zemaniana
Unabrutta parentesi, i soli Castan, Marquinhos e Dodò autorizzati a gioire per il trionfo del loro Corinthians sul Chelsea nella finale del Mondiale per club. Si diceva dello scatto imperioso della Juventus, dura pochi secondi lo scontro con l'Atalanta: Vucinic, da tre mesi a secco, sceglie il momento più felice per tornare al gol. Partita sbloccata, errore di Denis sul regalo di Marrone, poi però soltanto Juve, dal gioiello di Pirlo su punizione, al terzo gol siglato da Marchisio. Poi soltanto accademia contro un'Atalanta rimasta in dieci. Con tanti ringraziamenti a Klose, l'Inter lasciata a sette punti, sarebbe stato titolo d'inverno con due turni in anticipo, ma si doveva aspettare il posticipo del San Paolo. E quel mezzo scudetto glielo ha consegnato uno splendido Bologna, avanti con Gabbiadini, si è visto negare il raddoppio per un gol buono annullato a Gilardino. Ripresa bellissima, rimonta azzurra con Gamberini e Cavani, il Bologna ha prodotto un finale fantastico, capolavoro di Kone e rete decisiva di Portanova, meglio non avrebbe potuto festeggiare il ritorno in campo dopo la squalifica. E così cade anche la roccaforte napoletana, per Mazzarri le sfide con Stefano Pioli continuano a rimanere un sogno proibito. Gol lampo anche per il Milan, però tenuto in apprensione a lungo da un bel Pescara: che ha segnato tre gol, due dei quali, per altro, nella porta sbagliata, inevitabile alla fine la resa degli abruzzesi, tornati in zona rossa. Quella che non riesce ad abbandonare il Genoa, il pari di Marassi va perfino stretto al Torino. Ultimo è rimasto il Siena, probabilmente sta pagando la partenza a tutto gas per recuperare la penalità, al momento attuale Serse Cosmi non può contare su una squadra competitiva. All'ora di pranzo ne aveva fatto strame la Fiorentina, goleada giallorossa con doppietta di Toni, più Pizarro e Aquilani. Ancora due giorni di gare prima dell'esodo vacanziero. Venerdì la Juve in trasferta, forse all'Is Arenas ma più probabilmente ancora a Trieste, una pacchia. Sabato sera grande chiusura all'Olimpico, dove il Milan tenterà il sorpasso sulla Roma, ma troverà una squadra che vorrà reagire con rabbia feroce allo scippo del Bentegodi.