Juventus Regina d'inverno
Quelliche ha impiegato la Juventus per mettere due gol tra sé e l'Atalanta: destro vincente di Vucinic dopo ottanta secondi o poco più, punizione magistrale di Pirlo da trenta metri finita all'incrocio dei pali senza che Consigli potesse nemmeno pensare di arrivarci. Da lì in avanti, tutto in discesa e alla fine Atalanta battuta 3-0 visto che anche Marchisio partecipava alla festa ancora prima della mezzora. Tutto facile per la Signora, campione d'inverno con due turni d'anticipo con le pile belle cariche: sta alla concorrenza non spaventarsi e non mollare la presa. E anche così pare difficile immaginare un crollo della banda di Conte, tornato ieri in panchina nel suo stadio anche in campionato: finite le «prime volte» del Lider Maximo, la musica però non è mai cambiata visto che i bianconeri hanno continuato a vincere come prima e più di prima. «Siamo entrati in campo benissimo, al di la dell'espulsione di Manfredini avvenuta già sul 3-0 – ha commentato Marchisio - Abbiamo reso facile un match che non lo era. Nel secondo tempo i ritmi sono calati, però gli attaccanti hanno cercato il gol con insistenza e questo è importante. Noi come il Barcellona? La squadra piace per il gioco che produce, dobbiamo proseguire su questa strada». In una partita così, facilitata dal rosso (indiscutibile) a Manfredini, le note positive sono state infinite: Vucinic, tanto per andare in ordine cronologico, ha ritrovato il gol che in campionato gli mancava dal 16 settembre senza che però nessuno ne mettesse in dubbio l'importanza. Un numero 9 che segna così poco se lo può permettere solo la Juve e anche questa è una bella testimonianza di forza o comunque la conferma che il gioco di squadra vale più delle virtù realizzative dei singoli. Su Pirlo poi sono finiti gli aggettivi e semmai ci sarebbe da capire come faccia un giocatore così a sbagliare i rigori: la punizione del 2-0 è una perla assoluta. Per il resto, applausi a volontà: Marchisio e Vidal sprigionano energia a chili, in difesa nessuno sbaglia nulla e, quando Marrone scivola permettendo a Denis di cercare l'1-1, ci pensa un super Buffon. «L'Atalanta è una squadra che ha vinto contro Napoli, Inter e Milan – ha dichiarato alla fine Conte - Sono soddisfatto, non lo nego. Il campionato però è ancora molto lungo, ci sono squadre attrezzate per competere e per cercare di combattere con per lo scudetto. Rivincere non è mai facile, i ragazzi lo sanno: da parte nostra c'è però una voglia straordinaria di primeggiare cercando di farlo anche in Europa. Se saremo bravi, lo vedremo alla fine». Con o senza top player, con o senza Drogba: «Parlare ora di mercato mi sembra una mancanza di rispetto verso quei calciatori che finora hanno dimostrato grande voglia di seguire le mie idee. Non arriverà nessun top player, perché non siamo nelle condizione di prenderlo. Bisogna lavorare e cercare di migliorare i nostri calciatori. Qualcuno è già super, altri potrebbero diventarlo».