Bologna per tanti buoni motivi.
Eanche perché una vittoria sarebbe il modo giusto per salutare momentaneamente Cannavaro e Grava. Lunedì dovrebbe uscire la sentenza sulla combine tentata da Gianello per Napoli-Sampdoria del 2010. Si attende una squalifica di sei mesi per i giocatori e due punti in meno per il Napoli. Insomma il Bologna arriva al termine di una settimana difficile in campionato e mercoledì in Coppa Italia. «Credo a Cannavaro e Grava e di Gianello parlo solo nelle sedi opportune. Da quello che so non dovremo incorrere in niente, una squalifica sarebbe un'ingiustizia. Ma se arrivasse di sicuro non molleremo, anzi saremo ancora più carichi», ha detto Mazzarri provando a nascondere la tensione. Ma il cliente non è facile, Pioli sa come imbrigliarlo: in quattro confronti ha ottenuto tre vittorie e un pareggio. È ancora viva la polemica per la Champions persa. Per il tecnico dei felsinei, il Napoli aveva lasciato altrove i punti importanti, di parere opposto l'allenatore toscano: «E quando l'abbiamo persa se non lì? Io dico proprio che fu allora e non mi spiego tutta quella foga. Domani dai miei ragazzi mi aspetto una grande prestazione. Ho qualche dubbio, ma penso di confermare gli undici di San Siro per l'ottima prestazione e le tante occasioni create. Inoltre ho recuperato Pandev e sono molto contento». In pratica, formazione battuta, non si cambia. Insigne partirà titolare al fianco di Cavani, Hamsik trequartista e Gamberini, Cannavaro, Britos in difesa per bloccare Gilardino e Diamanti, i più temuti. E Mazzarri insiste sulla concentrazione in zona gol: «L'unica crescita che vorrei è segnare quando ne abbiamo l'occasione». Chiaro il riferimento alla gara di San Siro, tanti complimenti e zero punti. «Aspettiamo sia l'Inter che la Juve al San Paolo. Abbiamo giocato bene, oltre il 60% di possesso palla. Non capisco perché si dica che l'Inter faccia più di quanto ci si potesse aspettare, hanno valori superiori ai nostri. Noi veniamo dopo la Roma, non scordiamocelo». E De Laurentiis che dice che vuole vincere e non solo divertire? «Voglio vincere più del Presidente, ma voglio farlo passando attraverso il gioco perché alla lunga paga e permette di fare punti andando oltre al vero valore della rosa. Comunque all'ambiente interessa solo il risultato e quindi ha ragione il Presidente». Gia. Ori.