Due di tutto, ventidue giocatori, una squadra raddoppiata.
Benedettaabbondanza. È anche, o forse soprattutto questo il segreto della rinascita romanista, certificata da cinque vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia. Martedì sera con l'esordio del minorenne Romagnoli sono saliti a ventidue i giocatori utilizzati dal boemo in stagione. Due squadre, appunto. E la differenza tra titolari e riserve in molti casi è solo questione di sfumature. A parte Totti, il più utilizzato finora con 1303 minuti trascorsi in campo e a riposo per la prima volta nella gara di Coppa, la concorrenza è agguerrita in ogni ruolo. Prendiamo il caso del numero 1. Goicoeche piace a Zeman per la sua «impostazione», Stekelenburg si è però riaffacciato da protagonista e ora va fatta una scelta: il titolare di domenica a Verona col Chievo è ancora un'incognita. Chiunque giocherà, non potrà sentirsi sicuro del posto fino al termine della stagione. In difesa il quartetto Piris-Marquinhos-Castan-Balzaretti, sempre vincente, mantiene un certo vantaggio sui rincalzi. Sondata l'affidabilità di Romagnoli, la variante del 2013 può essere Dodò: Balzaretti (lievemente infortunato alla caviglia ma disponibile per domenica) e Piris sono avvisati. Dal centrocampo in su c'è l'imbarazzo della scelta. Spetta a De Rossi adesso rincorrere Tachtsidis, mentre Bradley e Florenzi al momento non devono preoccuparsi più di tanto di Perrotta e Marquinho, quest'ultimo chiesto dal Palermo. L'attacco è un simbolo di opulenza: due centravanti della nazionale in competizione e un Pjanic versione 2.0 che ora sfida il recuperato Lamela per la fascia destra. Domenica Zeman potrebbe schierarli entrambi, confermando il bosniaco a centrocampo come in Coppa, mentre il manesco Osvaldo è più sicuro di giocare dell'acciaccato Destro. L'argentino è finito a rapporto martedì sera da Baldini dopo l'espulsione, ieri nuovo round con Sabatini: si è giustificato con il trattamento scorretto ricevuto per tutta la partita dai difensori atalantini, la stessa versione fornita da Zeman in sala stampa. La società non può essere felice dell'atteggiamento di Osvaldo, ragiona su un'evenutale cessione a giugno, intanto applicherà la multa imposta dal codice etico senza ulteriori provvedimenti: a Verona ci sarà. Destro spera di seguirlo. L'ecografia di ieri ha mostrato una botta di poco conto alla coscia destra e una leggera distorsione alla caviglia sinistra. Il secondo infortunio è quello che lo limita di più ma già oggi Destro proverà a sostenere in campo almeno una delle due sedute in programma. Nel tardo pomeriggio dieci giocatori si divideranno tra cinque Roma Store per firmare autografi ai tifosi. Divisi in coppie anche fuori dal campo, come la doppia Roma che ora non vuole più fermarsi.