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«Se Daniele vuole, può venire a Firenze»

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VincenzoMontella si prepara ad entrare all'Olimpico da «nemico». «Ci sono già stato - ricoda il tecnico della Fiorentina - da allenatore avversario, sicuramente per me è diverso. Ma non ci sono rimpianti da parte mia e, penso, nemmeno da parte loro. Sono contento così», dice Montella. Le panchine di oggi potevano essere invertite: Zeman in viola e Vincenzino di nuovo in giallorosso. Se non è successo è anche per diversità di vedute tra i dirigenti romanisti e Montella. «È una leggenda che non mi piacesse Lamela - ribatte il tecnico - e con Baldini non c'è nessun problema. C'è un rapporto franco e siamo semore rimasti in contatto sempre». Montella spende poi parole d'elogio per Zeman. «La Roma gioca soprattutto in verticale, ha la velocità e la qualità per colpire in profondità. Zeman pratica questo calcio da 30 anni ma è sempre valido. È un tecnico da studiare perchè le sue squadre segnano moltissimo. I giallorossi hanno un attacco di primissimo livello, hanno speso molto per giocatori giovani, 100 milioni in due anni. Ma io mi tengo i miei». Su Jovetic: «Ha dato la sua disponibilità, c'è l'ok dei medici. Non si è allenato con la squadra ma mi piacerebbe portarlo». Dall'altra parte ci sarà l'amico Totti. «Francesco è intramontabile, sta giocando su livelli altissimi e si carica la squadra sulle sue spalle. Forse non è l'esterno d'attacco ideale per le idee che ha Zeman, ma riesce sempre a fare gol e assist». E Montella non può non intervenire sulla questione De Rossi. «È discusso a Roma? Potrebbe venire a Firenze», sorride Montella, che torna serio quando si parla della condizione della squadra. «La Fiorentina è viva, sta bene fisicamente. Nelle ultime due partite abbiamo corso male». Ancora battute quando bisogna commentare le voci di mercato: «Osvaldo o Giuseppe Rossi per il futuro? Magari entrambi».

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