«Il biscotto? Spero sia dolce»
Iltutto, alla vigilia di una partita che dovrebbe permettere ai bianconeri di tornare agli ottavi di Champions a distanza di quasi quattro anni dall'ultima volta. «Conte è giovane, deve imparare quando rispondere e quando no. Potrà farlo tra vent'anni», ha spiegato il tecnico dello Shakhtar Donetsk riferendosi al risentimento espresso dal tecnico bianconero quando gli era stato riportato il suo giudizio secondo cui «la Juve attacca in maniera prevedibile». «La Juve ripete sempre le stesse cose, ma non è un affronto - ha precisato il rumeno - è una constatazione che vale anche per il Barcellona. Aggiungo che, senza l'espulsione di Glik, non avrebbe vinto il derby. Se manca qualcuno, per loro è un'incognita. Per questo peserà l'assenza di Marchisio e spero anche che non ci sia Chiellini. Il biscotto? Mi piace, ma dipende se è dolce o amaro». «Le parole di Lucescu restano tali - ha replicato Alessio - creiamo tantissime occasioni da gol e questo ci basta. Anche lo stile del Barcellona è noto a tutti, ma stiamo parlando della squadra migliore che ci sia. Dopo di che, a noi interessa passare il turno». «È vero che loro sono già qualificati - ha aggiunto Buffon - ma proprio per questo giocheranno senza avere nulla da perdere. Noi dobbiamo comunque essere soddisfatti di quello che abbiamo dimostrato finora: la Juve è tornata a incutere timore agli avversari anche europei. La vittoria finale? Sognare non costa nulla ma, come dissi a Londra quasi tre mesi fa, tre-quattro squadre sono più forti di noi. Però adesso sappiamo di potercela giocare con tutti. Non è cosa da poco». Avanti, allora, per raggiungere il Milan agli ottavi di finale. E anche per aiutare la società a rimettere in sesto il prima possibile i conti: passare il turno garantirebbe dall'Uefa altri tre milioni di euro, dopo i 7,5 già incassati cui vanno aggiunti gli 800mila euro per ogni vittoria e i 400mila per ciascun pareggio. Non bruscolini.