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Solo la Fiorentina stecca tra le sette sorelle

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Mala cosa più importante della domenica è che nella Capitale possono continuare i festeggiamenti: fa il pieno la Lazio nei due turni casalinghi, dopo il prestigioso pareggio allo JuveStadium, fa tris la Roma che vince ancora in trasferta. Non è stata la più bella edizione stagionale per la Lazio, che però ha il pregio di appannare la vena brillante delle avversarie di turno, come è accaduto al Parma, che si era espressa al meglio nella vittoriosa gara con l'Inter. Un doppio vantaggio ha reso più facile la vita ai laziali, che hanno sofferto più del dovuto e sono stati probabilmente graziati quando, dopo il gol di Biava, un braccio colpevolmente largo di Klose nella propria area non è stato giudicato passibile di sanzione. La ripresa, che ha visto gli ospiti protagonisti, deve essere spiegata non solo con la forzata rinuncia a Klose, ma anche con l'esigenza di dover difendere con le seconde linee. Si sono aggiunti, i guai fisici di Biava, alle assenze di Marchetti, Konko e Dias, Radu unico superstite della difesa titolare. Comunque, rincorsa felice sulla via Emilia, in attesa di affrontare lunedì l'insidia del Dall'Ara, contro un Bologna rasserenato dopo avere inflitto all'Atalanta la terza sconfitta a seguire. Trasferta temuta, quella della Roma a Siena, dove Cosmi voleva confortare la sua classifica dopo avere praticamente cancellato la penalità. Ma, dopo un primo tempo in attacco con atteggiamento un po' molle, e un gol al passivo su calcio d'angolo, unico reale pericolo corso, nella ripresa si è visto il volto della Roma che tutti i tifosi sognavano. Gioco autoritario, manovra scorrevole, occasioni da rete, grande protagonista Mattia Destro: tornato a Siena con una doppietta, salutata con la giusta esultanza, senza ipocrisie, ma anche con rispetto verso i suoi vecchi tifosi. Fa piacere che il gol del sorpasso abbia regalato un momento di gloria a Perrotta, un campione del mondo che ha accettato una sorta di emarginazione con straordinaria professionalità. La stessa che elargisce l'eterno capitano, giocate sontuose, corse da ventenne. Lunga vita a Francesco.

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