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Cento volte Lazio per il profeta.

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Domanicol Parma il brasiliano centrerà il prestigioso traguardo in attesa di ritrovare la maglia della nazionale (il neo cittì Scolari e i giornali sudamericani sono convinti che, senza Menezes, tornerà a vestire la maglia verderoro) e di rinnovare il suo contratto con la Lazio che scade a giugno del 2015. Qualche contatto c'è stato ma per ora la trattativa vera e propria non è nemmeno cominciata anche se, perlomeno sulla carta, c'è la volontà da entrambe le parti di proseguire insieme. Hernanes vuole guadagnare di più, Lotito non si tirerà indietro ma prima di giugno è difficile che vengano fatti passi avanti fondamentali. Di certo saranno decisive le offerte che, se saranno superiori ai 25 milioni, potrebbero anche spingere al divorzio che in ogni caso sarà consensuale visti gli ottimi rapporti tra il giocatore e il presidente biancocelesti. Ieri intanto Hernanes ha parlato in Brasile al Globoesport: «Essere arrivato a 100 partite con la maglia della Lazio in due anni e quattro mesi è veramente molto bello - ha detto il profeta biancoceleste - tutto poi è accaduto in fretta, mi sembra di essere arrivato ieri a Roma. Mi sono adattato molto bene, il merito è dei tifosi, del club e dei miei compagni. Dedico a queste tre componenti le mie prime 100 gare in biancoceleste». Tanti i gol segnati, una la partita da ricordare più di ogni altra: «Sicuramente il primo derby vinto con Reja in panchina. Siamo passati in vantaggio all'ultimo minuto di recupero, questa partita ha cambiato la mia storia con la Lazio, è stata fondamentale per il mio cammino». Reja lo vedeva dietro agli attaccanti, da rifinitore insomma, Petkovic gli ha ritagliato una nuova posizione in campo e soprattutto ha puntato molto su di lui: «Appena sono arrivato alla Lazio - spiega Hernanes - il mio modo di giocare è cambiato, mi sono dovuto adattare ad un ruolo nuovo. All'inizio è stata veramente dura, ma adesso sono soddisfatto dei miei progressi. Il feeling con Petko? Prima dell'inizio della stagione ho avuto un colloquio con il mister. Mi ha spiegato un po' di cose, abbiamo parlato molto. Adesso faccio bene tutte e due le fasi, sia quella difensiva che offensiva. Mi muovo bene in mezzo al campo, mi trovo a mio agio. Sono anche uno dei migliori marcatori della squadra, riesco a fare bene tutto». Infine sul ritorno di Scolari alla guida della nazionale brasiliana: «Ho sempre avuto grande fiducia in me stesso, a prescindere dal cambio di allenatore. Sono convinto che riuscirò a tornare in Nazionale. Io continuerò a fare bene il mio lavoro alla Lazio e spero di avere una chance al più presto: ora penso di essere maturo e pronto per conquistarmi un posto».

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