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Simone Pieretti Campioni d'Europa in carica.

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L'Italiacercherà di metter fine a un impero calcistico iniziato quattro anni fa con la finale dell'Europeo vinta contro la Germania a Vienna. La Spagna è la squadra da battere. Fin qui non ha brillato: un pareggio nell'esordio proprio contro gli azzurri dopo essere andati sotto di un gol. Un altro pareggio col Portogallo, in una sfida risolta ai rigori nella semifinale. In mezzo prestazioni buone, convincenti, come il quattro a zero rifilato all'Irlanda di Trapattoni oppure partite meno brillanti come la vittoria di misura ottenuta contro la Croazia grazie a un gol nel finale di Jesus Navas. E poi il quarto di finale contro i francesi, autolesionisti al punto di non arrivare a fare neanche un tiro in porta. Due a zero, con una doppietta di Xabi Alonso. La Spagna di Del Bosque non ha ancora trovato una propria fisionomia di gioco. Prova a fare il verso al Barcellona, ma non ha la stessa propulsione offensiva nei due esterni di difesa, né l'estro di un fuoriclasse assoluto come Leo Messi. In mezzo, l'intelaiatura è la stessa, con Xavi e Busquets chiamati a dettare i tempi insieme al madridista Xabi Alonso. Iniesta, fin qui, è stato schierato come esterno di sinistra in un tridente offensivo che non presenta un centravanti di ruolo. Fiducia a tempo per Fernando Torres, intermittente come le luci del presepe di Natale. Negredo non si è mai acceso. E Silva, autore di un gol contro l'Irlanda, non sempre trova la giocata risolutiva. La coppia dei difensori centrali offre garanzie: Piquè e Sergio Ramos hanno esperienza e mestiere, ma l'infortunio di Puyol ha senza dubbio tolto qualcosa al reparto dal punto di vista della personalità. Reparto affidabilissimo: fin qui, soltanto Di Natale ha avuto il privilegio di impallinare Casillas. Un solo gol subito nelle cinque partite fin qui disputate è la fotografia di una squadra che in fase difensiva rischia davvero poco. Del resto, la palla ce l'hanno quasi sempre loro: 64% di possesso contro l'Italia, 72% contro l'Irlanda, 68% contro la Croazia, 58% contro la Francia, 65% contro il Portogallo. Nelle cinque sfide affrontate finora soltanto in due occasioni gli spagnoli sono stati nettamente superiori agli avversari, contro Irlanda e Francia che in questo torneo hanno fallito in maniera clamorosa. Spagna e Italia torneranno ad affrontarsi a distanza di tre settimane: la formazione iberica, da allora, non sembra aver fatto eccessivi progressi, anzi. Dal punto di vista atletico, almeno osservando l'ultima uscita contro il Portogallo, la squadra è sembrata meno brillante del solito, con calciatori ormai fiaccati nelle energie, fisiche e mentali. Gran parte della rosa di Del Bosque arriva dai due club più importanti della Liga, che fino alla fine sono stati in corsa - ad eccezione della finale - per la Champions League, e per il campionato. Cercheranno di trovare le ultime energie per l'assalto finale alla coppa grazie anche ai propri tifosi: dalla Spagna sono in arrivo a Kiev oltre undici mila sostenitori che in ogni maniera proveranno a spingere i propri beniamini verso l'impresa. Il periodo d'oro della Spagna iniziò proprio nei quarti di finale dell'Europeo del 2008 contro l'Italia di Donadoni, con una vittoria arrivata soltanto ai calci di rigore. Da allora la selezione delle Furie Rosse è imbattuta. Un impero calcistico che non ha più conosciuto sconfitta, almeno durante la fase finale dei Europei e Mondiali. E noi ce la metteremo tutta per cambiare la storia recente delle massime competizioni internazionali.

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