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I campioni in carica battono il Portogallo ai rigori: domenica finale con Italia o Germania Finisce 0-0 al novantesimo, Ronaldo resta a secco poi dal dischetto fatale l'errore di Alves

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Icampioni d'Europa e del mondo in carica superano ai calci di rigore il Portogallo dopo lo zero a zero maturato dopo i tempi supplementari: domenica a Kiev sfideranno Italia o Germania per un tris storico. Non è stata una bella partita. Il Portogallo ha saputo tener testa agli avversari che sono apparsi sotto tono. Tuttavia la partenza è buona: il primo brivido arriva dopo nove minuti, con Arbeloa che fallisce il bersaglio da buona posizione. Un minuto dopo è Iniesta a provare la conclusione calciando malamente sopra la traversa. Dall'altra parte Cristiano Ronaldo affonda sulla sinistra e mette in mezzo, ma nel cuore dell'area non c'è alcun compagno. Il talento del Real Madrid è poco assistito dai suoi compagni, e quando tenta la conclusione personale non sempre è efficace. La Spagna non gioca con la solita intensità, il ritmo è basso, compassato, il palleggio meno fluido del solito. Il Portogallo tiene bene il campo, serra le maglie e poi riparte sfruttando il cambio di passo di Nani e Ronaldo. Le Furie Rosse faticano ad arrivare in zona tiro, quando lo fanno sparano a salve. La prima mezz'ora scivola via senza sussulti. Ma al 31' Ronaldo controlla e calcia a rete in una frazione di secondo, sfiorando il palo alla sinistra di Casillas. Sergio Ramos maltratta il suo "regale" compagno di club: ammonito. Il portoghese è scatenato, gli avversari possono solo prendergli il numero di targa: CR7. In avvio di ripresa Del Bosque inserisce Fabregas al posto di Negredo, la selezione lusitana resta in campo con gli stessi effettivi. La Spagna non gira. Tanti, troppi errori in fase di appoggio. Esce Silva, entra Navas. E' il momento di fare la partita, i contrasti si acuiscono, Busquets viene ammonito per proteste, Pepe viene sanzionato dopo aver rifilato una gomitata al suo compagno di club Xabi Alonso. Anche Joao Pereira finisce sul taccuino del direttore di gara dopo aver steso Fabregas al limite dell'area: gli spagnoli non sfruttano l'opportunità sul successivo calcio di punizione. Il Portogallo è guardingo, la Spagna poco incisiva. Al 72' Ronaldo ha una buona opportunità su calcio di punizione, ma nella sua conclusione c'è solo potenza, manca la misura. I lusitani giocano col cuore, gli spagnoli sembrano smarriti. Un appannamento fisico e tecnico inaspettato. Ronaldo conquista palla e riparte, Xabi Alonso lo ferma irregolarmente. Ancora una punizione. Il tiro del portoghese viene intercettato con un braccio da Arbeloa, il punto di battuta avanza di nove metri. Ora la posizione è pericolosissima: il talento conta i passi, calcia, ma fallisce il bersaglio. Nel finale la Spagna prova ad attaccare, ma è del Portogallo l'ultima occasione, con Ronaldo, che al novantesimo sparacchia alto un sinistro da ottima posizione fallendo un'opportunità monumentale. Si va ai supplementari. Gli spagnoli vanno vicini al gol allo scadere del primo tempo extra time, Iniesta si inserisce colpendo a botta sicura col piatto destro, Rui Patricio interviene salvando miracolosamente la sua porta. Nel secondo tempo supplementare il portiere lusitano ancora protagonista sul diagonale ravvicinato di Navas. Il Portogallo cala alla distanza, la Spagna riprende a spingere con frequenza. Pedro s'invola verso la porta lanciato da Fabregas, ma al momento di concludere viene fermato. Ai rigori per i portoghese sono fatali gli errori di Moutinho e Alves, Fabregas segna per la terza finale consecutiva.

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